Sanità al collasso, il debito Asl sale a 180 milioni

Giovedì c’è la manifestazione dei sindacati contro l’aumento delle tasse per evitare il commissariamento. Chieste le dimissioni della Giunta Marsilio

Sanità al collasso, il debito Asl sale a 180 milioni

Una voragine da 180 milioni di euro e incertezze sul futuro che potrebbe riservare aspettative, leggi conti in rosso, anche peggiori. É quanto è emerso dall’audizione dell’assessore alla sanità Nicoletta Verì e dei direttori generali nella commissione bilancio della Regione Abruzzo auditi, nella giornata di ieri, dai membri dell’opposizione eletti all’Emiciclo regionale. Nel frattempo il prossimo giovedì, 3 aprile 2024, é prevista a Pescara una grande manifestazione organizzata dai sindacati davanti all’assessorato alla Sanità, in concomitanza col consiglio regionale d’Abruzzo che delibererà per l’aumento dell’Irpef regionale per 45 milioni di euro.

L’obiettivo dell’esecutivo guidato dal Presidente Marsilio è rientrare nei parametri di deficit e scongiurare il commissariamento del comparto sanità da parte del Governo Meloni ovvero uno ‘smacco’ che porterebbe la giunta di centrodestra inevitabilmente verso le dimissioni.

Su questo fuoco soffia il centrosinistra che parla di “un disavanzo Asl complessivo di oltre 180 milioni di euro, nonostante i tagli a tutto il comparto sanità contenuti nei piani di rientro delle 4 Aziende sanitarie abruzzesi ( L’Aquila: – 53.4 milioni; Chieti: – 56.3 milioni; Pescara: – 30.9 milioni, Teramo: – 39.8 milioni). E poi: “Alla gravità di questi numeri si aggiunge l’assenza dei conti di previsione per il 2025, che vengono celati con una serie di giri di parole dell’Assessore, ma che probabilmente nascondono dati che disegnano un quadro ancora più allarmante. L’unica certezza che viene fuori da questa giornata di Commissione Bilancio è che i Piani di rientro non hanno posto rimedio ai disavanzi,  che la destra li vuole sanare con  l’aumento delle tasse ai cittadini e che per gli abruzzesi, nonostante l’aumento dell’addizionale IRPeF, non sarà garantita una sanità migliore”, aggiungono i consiglieri, “continuiamo a chiedere le dimissioni del Presidente e di tutta la Giunta. Non è accettabile che gli abruzzesi continuino a essere presi in giro e che debbano anche pagare!”.

Ovviamente seguiremo gli sviluppi di questa vicenda perché governare aumentando le tasse e riducendo, contestualmente i servizi, è qualcosa di inaccettabile e francamente imbarazzante visto e considerato il denaro pubblico investito nel comparto sanità.

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