“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Sanità. Mario Olivieri (Abruzzo Civico) contro il "giornalismo d'insinuazione"
Il consigliere regionale replica a Maperò reo di aver scritto un articolo su autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie
MARIO OLIVIERI (ABRUZZO CIVICO) CONTRO IL "GIORNALISMO D'INSINUAZIONE". Il discorso è trito e ritrito. Ormai ha anche un po' stufato. All'Abruzzo politico - indistintamente - non piace il giornalismo e non è mai piaciuto perchè non abituato a trattare con mezzi d'informazione liberi ed indipendenti che analizzano, pensano e ripropongono, coi limiti della natura umana, al cittadino quello che si interpreta della realtà. Forse loro sono infallibili in qualto eletti, ci verrebbe da pensare? Ma come le recenti sentenze relative ai casi specifici - in questo articolo si parla di sanità privata e dei rapporti con l'Ente Regione che alcuni chiamano 'coccole' - hanno rivelato agli abruzzesi e all'Italia le presunte (nonostante il secondo grado di giudizio) malversazioni nella cosa pubblica. Fatta questa premessa leggete cosa scrive il Presidente della V Commissione, il consigliere regionale Mario Fiorentino Olivieri del gruppo Abruzzo Civico, in replica all'articolo della giornalista Lilli Mandara.
"Accolgo con stupore e con rammarico la notizia, riportata sul “Il Messaggero” di oggi e sul blog di Lilli Mandara, che riferisce di presunti imbarazzi della maggioranza e di fantomatici “regali di Natale” a favore della sanità privata. Invece, nell’esame del progetto di legge relativo alla modifica della legislazione in materia di autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, avvenuto nella giornata di ieri in occasione della seduta della Commissione Sanità, l’organo consiliare si è limitato agli atti iniziali del complesso processo di valutazione politica di un testo predisposto dall’apparato tecnico di supporto alla struttura commissariale. Pertanto, non ci si può esimere dal ribadire il rammarico di fronte al contenuto palesemente insinuante di affermazioni che sviliscono l’atteggiamento di totale trasparenza ed apertura alla discussione da me adottato in qualità di Presidente della Commissione e fatto proprio da tutti i commissari appartenenti all’area della maggioranza consiliare. Ciò è inequivocabilmente confermato dalla scelta di aprire le porte della Commissione ai rappresentanti della stampa, anche se il regolamento prevede espressamente che ai lavori della Commissioni Consiliari possano prendere parte esclusivamente i commissari. Peraltro, i componenti di maggioranza hanno chiaramente manifestato, come si evince dagli atti, la volontà di migliorare il testo predisposto dall’organo tecnico, in termini di assoluta apertura e senza imbarazzo alcuno, anche avvalendosi dei suggerimenti e delle proposte avanzate dalla minoranza. E’ presumibile che l’allarmismo ingenerato da alcuni operatori della stampa sia stato determinato dalla mancata considerazione che i lavori della Commissione erano dedicati all’esame di un progetto di legge da sottoporre al vaglio accurato delle forze politiche e non di una legge già approvata dalla maggioranza consiliare. Spiace, francamente, dover rilevare che, nonostante l’apertura mostrata nei confronti della stampa e pur in presenza di un andamento della discussione assolutamente limpido, lineare, pacato e costruttivo, si sia incorsi negli artifici di un giornalismo di insinuazione piuttosto che di informazione".
Quindi secondo Olivieri, che ricordiamo appartiene politicamente alla creatura dell'ex direttore del TG1 Giulio Borrelli, intervenire pubblicamente come hanno fatto i colleghi sarebbe motivo di allarmismo e non più semplicemente tenere alta la soglia di attenzione su un argomento scomodo, la sanità, che ingloba quasi il 90% del bilancio della Regione Abruzzo. A nostro giudizio l'intervento di Olivieri suona più come monito o avvertimento, come peraltro ha fatto la Regione Abruzzo giorni fa intervenendo sul Masterplan. Ecco.
Redazione Independent