“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Sangue in Mali e Algeria
S'allarga il conflitto in Africa. I ribelli sequestrano stranieri e centinaia di civili: decine i morti
SI ALLARGA IL CONFLITTO IN AFRICA OCCIDENTALE. Le forze ribelli islamiche nel nord del Mali, per rappresaglia contro l'intervento della Francia nel conflitto, hanno occupato il sito petrolifero di In Amenas in Algeria prendendo in ostaggio 41 occidentali e centinaia di lavoratori algerini. L'Algeria sarebbe stata presa di mira per aver consentito alla Francia di attraversare il suo spazio aereo. Secondo alcune fonti, il blitz dell'aviazione algerina, il cui obiettivo era la liberazione degli ostaggi,si sarebbe concluso nel peggiore dei modi: 35 sarebbero morti oltre a 15 sequestratori il cui leader Abou Al Baraa sarebbe deceduto nel corso conflitto. Secondo fonti algerine, due inglesi,un francese,un keniota e 600 lavoratori algerini sarebbero stati liberati, durante l'offensiva.
MANCA UNA POLITICA EUROPEA PER L'AFRICA NORD OCCIDENTALE. Tranne la Francia, che si è schierata nel conflitto a fianco delle forze governative del Mali contro i ribelli Jiaidisti, non sembra che l'Europa si sia resa del pericolo derivante dallo integralismo islamico immediatamente. I tuareg, che da tempo rivendicano l'indipendenza del loro territorio, si sono schierati con i fondamentalisti. I ribelli risultano ben armati e combattono in un territorio, il deserto, dove l'intervento militare è estremamente complesso. In mancanza di una politica complessiva occidentale per l'Africa, l'UE risponde militarmente,sia pure in ritardo, al fiorire dell'integralismo islamico nell'Africa nord occidentale.
LE FORZE MILITARI DA SCHIERARE NELLO SCACCHIERIERE. Mentre la Francia ha portato il proprio contingente militare a1.400 dei 2.500 previsti, l'UE ha deciso di inviare dai 400 ai 500 uomini nel Mali di cui una metà con compiti di istruzione e assistenza alle forze regolari. Anche il ministro degli esteri Giulio Terzi ha annunciato l'invio di 24 istruttori militari. Nello scacchiere è in arrivo la forza multilaterale africana formata da truppe del Senegal, del Niger, del Burkina Faso e del Togo, patrocinata dall'ONU.
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