“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Salta voto sul cimitero. L'altra Alessandrini: «Soldi buttati»
La storia del cimitero dei Colli gestito dalla società Fidia e il project financing che inguaiò l'allora sindaco Luciano D'Alfonso
NOIE PER "ZAGAT" SUL CIMITERO DEI COLLI. Sul rispetto di un accordo, che parte da un lontano project financing e per avere una sepoltura degna a Pescara, per la precisione nel quartiere dei Colli il cui cimitero è prossimo all'esaurimento - nel senso che non ci saranno loculi a disposizione dei morti pescaresi, la maggioranza del sindaco Marco Alessandrini si è, come dire, sfaldata.
Chiamata, infatti, a decidere sulla variante al Prg per consentire alla società Fidia l'ampliamento del cimitero pescarese (810 nuove sepolture, 200 posti in cappelle private, 260 in sepolcreti) è stato deciso il rinvio della decisione della delibera perchè a Palazzo di Città, oggi, è mancato il numero legale: 15 consiglieri di maggioranza su 21 assenti ingiustificati.
Di chi è la colpa?
Ma, tornando a bomba della decisione l'altra Alessandrini, Erika, la consigliera del MoVimento 5 Stelle, rispondendo all'assessore ai Lavori Pubblici, nonchè vice-sindaco Enzo Del Vecchio, ha denunciato un'amara verità. "Stiamo affrontando un problema che tra due anni si riproporrà tale e quale. A Pescara serve un'altro cimitero. Punto. Si doveva rinegoziare la convenzione in scadenza a febbraio e non prorogarla".
Purtroppo per la "grillina" nell'accordo firmato dal Comune di Pescara, durante la seconda epoca dalfonsiana, con la società Fidia, questo investimento strutturale era previsto in quel contratto di project financing che poi, come tutti sappiamo, finì sotto la lente del magistrato Gennaro Varone.
Dunque, a questo punto si può dire che la maggioranza Alessandrini stenta a decidere ma anche che siamo davanti ad un vicolo cieco? O si adempie con l'approvazione della variante al Prg, che pare andrà a mangiare l'area del parcheggio dei Colli e dunque i loculi saranno più vicini alle case del quartiere, ovvero si pagheranno i danni che l'azienda chiederà al Comune di Pescara.
Redazione Independent