Saldi, Assoutenti: “Troppa disinformazione”

Alla vigilia della partenza degli sconti invernali l’associazione dei consumatori denuncia poca trasparenza e lancia un vademecum per acquisti consapevoli

Saldi, Assoutenti: “Troppa disinformazione”

"Anche quest’anno i saldi saranno caratterizzati dalla solita disinformazione sulla nuova direttiva omnibus, recepita nel 2023 e volta a tutelare il consumatore dal cosiddetto "prezzo civetta" e fornire maggiori,garanzie negli acquisti nei negozi fisici e sul web". Lo afferma il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, alla vigilia della partenza dei saldi invernali"Crediamo serva un tavolo di confronto presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy tra le associazioni dei consumatori e quelle di rappresentanza degli esercenti al fine di educare consumatori e commercianti ad una corretta informazione sulla materia saldi - prosegue Melluso - Questo anche perché negli ultimi due anni è emerso che non tutti gli esercizi commerciali e i negozi online adottano quanto previsto dalla direttiva omnibus, a tutto danno dei consumatori".


Assoutenti ha realizzato inoltre un vademecum utile a guidare il consumatore ad acquisti sicuri e consapevoli


1. Tutti i prodotti dovranno essere accompagnati dal prezzo praticato negli ultimi 30 giorni. Gli annunci di riduzione del prezzo, quindi, dovranno indicare anche quello praticato nei 30 giorni precedenti. Da questa regola, tuttavia, saranno esentati i prodotti presenti sul mercato da meno di trenta giorni nonché quelli agricoli e gli alimentari deperibili.

2. Come tutti gli anni, per i negozianti è previsto l’obbligo di esporre il prezzo iniziale, il prezzo scontato e la percentuale di sconto applicata (occhio quindi al cartellino!). Il venditore è tenuto ad applicare lo sconto dichiarato; se alla cassa viene praticato un prezzo o uno scontodiverso da quello indicato, sarà bene comunicarlo al negoziante e non esitare, in caso di difficoltà, a contattare l’ufficio di Polizia Municipale del Comune.

3. Non è invece obbligatorio permettere il cambio di un prodotto o di un capo esente da difetti dopo l’acquisto: la possibilità di cambio è rimessa alla discrezionalità del commerciante (conservare comunque lo scontrino, nel caso l’esercente lo permetta!).

4. È importante conservare sempre lo scontrino soprattutto per glieventuali difetti che si palesano dopo l’acquisto: la legge garantisce all’acquirente il diritto di cambiare la merce difettosa anche nel periodo dei saldi. Ogni bene acquistato da un consumatore per uso proprio e della propria famiglia, gode di una garanzia piena ed assoluta di due anni, e di almeno un anno quando si tratta di un bene usato. Il venditore è obbligato per legge a fornire questa garanzia e, quindi, è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare.

5. In molte Regioni è previsto l’obbligo di separare i prodotti in saldo da quelli a prezzo normale e, quando non è possibile, è necessario utilizzare cartelli o altri mezzi per fornire informazioni non ingannevoli.

6. Se il negoziante espone articoli delle stagioni precedenti, deve indicarlo con chiarezza e garantire, a sua volta, un ulteriore deprezzamento rispetto a quelli della stagione corrente.

7. Per l’acquisto con carta di credito delle merci in saldo valgono le stesse regole dell’acquisto a prezzo pieno: ciò significa che i negozianti sono tenuti ad accettarla anche nel periodo dei saldi.