“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
RyanAir e la gestione del "problema" da parte di chi si sente all'altezza della situazione
L'Amministrazione della prima Città d'Abruzzo decide per la convocazione un 'gettonatissimo' Consiglio straordinario. Ma è questo il modo di agire che ci aspettiamo?
LA GESTIONE DEL PROBLEMA AEROPORTO D'ABRUZZO. La gestione del problema collettivo è a nostro avviso spesso tremenda per non dire drammatica. Mentre scriviamo della terribile questione dell'Aeroporto d'Abruzzo, abbandonato senza colpo ferire da RyanAir, ci viene in mente il recente passato, quando i responsabili della chiusura del Porto Canale di Pescara fiaccolavano insieme alle famiglie dei pescatori messe in ginocchio dall'insabbiamento per errori nella progettazione (la diga foranea) e per il mancato dragaggio. Stavolta invece di una bella fiaccolata - qualche lettore ci aveva suggerito di organizzare una manifestazione per convincere il Governo Renzi ad abbassare le tasse aeroportuali che sarebbero, secondo lo scrivente, la reale causa dell'addio del vettore low-cost leader del traffico aereo in Europa - i nostri rappresentatihanno invece pensato di convocare un 'gettonatissimo' Consiglio comunale straordinario (venerdì 12 febbraio) per dibattere sul tema "Prospettive di sviluppo dell'Aeroporto internazionale d'Abruzzo nel contesto delle reti di trasporto trans-europee e della strategia della macro regione adriatico-ionica". Cioè: tutto questo adesso? Dopo?? Ma che senso ha??? Insomma, cari lettori di AbruzzoIndependent.it, voi ci dite che siamo sempre troppo severi -in verità ce lo dicono più spesso loro (i politici) - però consentiteci di esprimere il nostro dissenso verso questo modus operandi distante dalla realtà chilometri luce. L'imprenditore, ogni giorno, si sveglia con la consapevolezza di dover affrontare e risolvere i problemi della sua attività che viaggia ad una velocità siderale rispetto all'approccio al problema proposto da coloro che Si Stentono all'Altezza della Situazione (quelli che si candidano per risolvere i problemi degli altri). Mr. Michael O'Leary, il boss di RyanAir, nel momento in cui si è trovato a decidere non ci ha pensato un attimo per cambiare idea rispetto a quanto dichiarato a Pescara, in aeroporto e noi c'eravamo anche, lo scorso settembre. Altro che nuovi aerei e nuove rotte promesse. La compagnia irlandese se ne va per le ragioni che tutti coloro che siedono nelle poltrone che contano, anche in Regione e in Saga, conoscono benissimo. Non si è fatto nulla per evitare tutto questo oppure chi ha agita lo ha fatto malissimo procurando danni potenzialmente clamorosi al nostro piccolo Abruzzo senza infratrutture degne di tale considerazione: un aeroporto, un porto e una ferrovia. Altrove, per esempio le Marche, tutto questo non è accaduto. Ancona è un porto top (siamo anche sotto la sua autorità portuale) e da Falconara ci vola Vueling oltre RyanAir. La 'scusa' delle tasse aeroportuali addizionale comunale sui diritti d’imbarco non è credibile perchè negli altri scali aerei italiani, quelli del famoso ranking coi quali siamo in competizione, sono più o meno dello stesso importo. L'Abruzzo, non solo Pescara, rischia di sprofondare nel Terzo Mondo. Scusateci l'espressione forte ma siamo assolutamente insoddisfatti per questo agire di chi ha il potere di farlo.
Romanzo