“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Rose rosse per il Furher
Situazioni che accadono di prima mattina, all'interno di un'abitazione grande ma troppo piccola per contenere due anime "inquiete". Eppure la soluzione c'è sempre: sono i fiori
Metti che ti capita questo, caro lettore. Ti svegli e la tua dolce compagna è stranamente nervosa. Tu le prepari la colazione, accendi il pc e controlli la posta mentre lei, che è ancora al letto, vigila con le orecchie tese su ogni impercettibile spostamento di onde sonore. E' il suo giorno Off e tu, come certamente saprai caro lettore uomo di #AI, le dai fastidio a prescindere. Decidi comunque che hai bisogno di energie per affrontare una giornata faticosa ed opti per una sostanziosa spremuta d'arancia. Naturalmente fai anche un pò rumore, e perchè sei un pò maldestro cade un vassoio in Tek. SBAAAM! La tensione nell'aria, in quattro mura mansardate zona sud di Pescara, è altissima. Lei dalle coperte comincia a borbottare col tono insinuante di chi non vuole fartela passare liscia, e metterti alla prova. Tu, caro bipede di razza maschile, cerchi di mantenere una calma da monaco buddista forse anche un pò consapevole di avere una piccola dose di colpa. Ma a lei non basta. E visto che non reagisci, affila gli artigli e si lancia nel consueto rimprovero quotidiano: "Tu non sei ..." oppure "hai bisgono di una badante..." ... "tornatene da tua....". Insomma il solito repertorio femminile condito dall'incapacità maschile e che solo le donne sono sempre nel giusto, anche quando hanno torto. Ricordandoti sempre che sono solo le 9 del mattino e che non puoi prendere "schiaffi" dalle prime ore della giornata quando sei ancora dentro le mura domestiche, azzardi una timida risposta aggressiva: "Mò basta....". Poi però scappi e ti chiudi in bagno, dove ti lavi alla velocità della luce, indossi le prime cose che trovi nell'armadio - calze spaiate, un jeans, anfibio, t-shirt, giacca e giacchetta - e scappi via in ufficio con la tensione a mille. Fin qui tutto normale, direte voi lettori nati sotto il segno di Marte. Ma il vero problema con le donne è che, nonostante siano in palese contraddizione ed errore, riescono sempre a farti sentire in colpa per qualcosa. E così la mattina passa in uno stato di semideconcentrazione che oscilla tra il senso di colpa e l'orgoglio. Come uscire da questo status? Come schienarla con eleganza inchiodandola alle proprie, inequivocabili, responsabilità? Ma con la dolcezza, la poesia, la sorpresa e la magia dei fiori. Chiamo il servizio FloraQueen, parlo con un'operatrice di nome Marika super disponibile. Saggiamente ordino un cabaret di rose rosse (per il Furher) addolcite da un bigliettino studiato appositamente per il caso. Et voilà, il piano è servito! Verso l'ora di pranzo mi arriva un messaggino pieno di scuse (al quale non rispondo). E' Lei: "Non volevo ...". Così, caro lettore, il pomeriggio è volato leggero e la sera.... che te lo dico a fare? Coi fiori, specie se son rose, non si sbaglia mai.
R.M.