“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Rosci in sciopero della fame
Protesta estrema contro il carcere duro del 33enne teramano condannato a sei anni per gli scontri di Roma
L'INDIGNADO TERAMANO ENTRA IN SCIOPERO DELLA FAME. L'indignado teramano Davide Rosci, 33 anni, condannato a sei anni di carcere per gli scontri di Roma del 15 ottobre 2011, ha annunciato in una lettera la decisione ''in accordo con altri compagni e detenuti d'intraprendere uno sciopero della fame che inizierà domani 22 Maggio per appoggiare il corteo che si svolgerà a Parma il 25 Maggio contro il sistema inumano delle carceri, la differenziazione, il carcere duro e l'isolamento". Il giovane, esponente della sinistra, attualmente si trova detenuto nel carcere di Viterbo.
GLI SCONTRI DI ROMA. Quel pomeriggio del 2011 si stava svolgendo a Roma la "Giornata dell'Indignazione", una mobilitazione nazionale per denunciare il disastro sociale. Successe, poi, che scoppiarono degli incidenti tra manifestanti e forze dell'ordine in piazza San Giovanni e venne incendiato un blindato dei carabinieri ed un militare rimase ferito. Per quei fatti il giudice unico penale tribunale di Roma, Massimo Battistini, ha condannato Massimiliano Zossolo (28), romano e gli abruzzesi Davide Rosci (30), Mauro Gentile (37), Mirco Tomassetti (30), Cristiano Quatraccioni (33) e Marco Moscardelli (33) per resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale, devastazione e saccheggio a sei anni di reclusione.
Marco Beef