“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Rômulo "Fenomeno" Togni
Una magia del brasiliano regala al Pescara tre punti ed un Natale meraviglioso. Le pagelle by Romanzo
LA CLASSIFICA DICE CE SIAMO A 17 PUNTI. Ogni maledetta volta che vai allo stadio ti trovi qualcuno a fianco che di calcio non capisce nulla. Eppure costui grida tutta la partita frasi del tipo “Mannaccia alla Democrazia Cristiana”. Oppure: “Guarda allà. Ma ti rind Contd?” e, sbattendo le mani “Ma come si fa a far giocare Celik”. E, infatti, come volevasi dimostrare “Il Curdo”, media goal impressionante, l’ha buttata dentro per la seconda volta: meglio di “Preventivo Esagerato” Vukusic, del “Brasiliano tristerrimo” Jonathas oppure della “Pallottola spuntata” Abrruscato. Poi, al 95esimo minuto, guardi quell’orribile tabellone mezzo rotto che dice “Pescara 1 Catania 1” e pensi che sia tutto finito. E, invece, succede che l’arbitro Andrea fischia una punizione. Sulla palla vanno in cinque o sei ma tira lui: Romulo “Fenomeno” Togni. Chiudiamo gli occhi e li riapriamo a causa del mega boato dell’Adriatico. Un goal magico da “Buon Natale”. Tre punti. urrà
LE PAGELLE (BY ROMANZO)
Perin 6,5. Il ragazzo sta facendo un campionato da paure. Le critiche gli hanno fatto iper-bene, come pure la società a imporre (causa soldi) di farlo giocare pure quando non meritava. Strepitoso nel secondo tempo. Voilà.
Balzano 6. Tony “Il Pugliese” sta entrando in forma. Piano, piano e senza fretta. Se non si sbriga rischia che finisce il campionato senza dare il meglio di sè, che la prima metà è già andata.
Capuano 6. L’anno passato era un giocatore. Quest’anno non si capisce che gli ha preso. Incredibile la “galoppata” al 90°. Attraversa tutto il campo per servire una “caramella” a Caprari che spreca. Mistero
Terlizzi 5,5 Christian detto “Sagra Continua”: purtroppo dei film horror. Clamoroso l’errore nel primo tempo che raggela l’intero Stadio Adriatico. Il resto della gara è un campionario di “cafonate” calcistiche.
Modesto 6. Fermo lì come un palo di profondità poi si fa male ed esce (22St Zanon 6. Nulla da segnalare per Daimano)
Nielsen 6,5. "Matti" è il cuore di questo Pescara: piedi di legno ma coraggio e grinta che nemmeno Zlatan Ibrahimovic. Noi lo terremmo in campo anche con una gamba sola. La salvezza si conquista con la sua grinta.
Togni 7 Eugênio Rômulo “Fenomeno” Togni c’ha da fare contro Izco Mariano, l’argentino “cattivo” dei biancorossi (Catania). Succede che al 94esimo gli tocca quella punzione da 35 metri: si avvicina al pallone, sposta i compagni e tira con cuore nelle scarpe. Il pallone gonfia la rete dietro la Nord. Grazie di cuore.
Bjarnason 5,5 The Vicking, nonostante le parole di Allegri, oltre le sue, ancora non ci ha convinti. Colpa sua il gol di Barrientos, quando perde palla male. E’ forte o no? Bho?
Weiss 6,5. “Vlado” l’animalista, come al solito, quando accelera non ce n’è per nessuno. A nostro avviso la posizione di trequartista non lo favorisce. Viene sostituito senza ragione. (35’ St Caprari Sbaglia un goal da “tre punti” clamoroso)
Celik 7. Marvan “Il Curdo” la butta dentro con rabbia; finta e siluro rasoterra a infilare Andujar. Ottimo anche nel secondo tempo. Il ragazzo va tenuto d’occhio perché è pericoloso.
Abbruscato 5,5. Horror. Specie quando deve rincorrere il pallone. Intendiamoci: è vero che il Pescara gioca male ma Elvis - che ci è pure simpatico – con noi in campo non ci andrebbe mai.
Bergodi 6. A nostro avviso il modulo del Pescara è il 4-3-3: cioè lo stesso del mister di Bracciano ma con una sola differenza. Rispetto a Bergodi giocheremmo col “falso nueve” poiché il centravanti non ce l’abbiamo. Potere ai “piccoletti” Weiss, Vukusic (o Quintero) e Caprari.
Romanzo