“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Ritrovate le anfore rubate
Erano sotto un cavalcavia in Contrada Carapollo. Le opere degli anni '30 sparite da Palazzo di via Milli
RINVENUTE LE ANFORE TRAFUGATE - Sono state riconsegnate ufficialmente al presidente Valter Catarra, questa mattina, dal questore Amalia Di Ruocco le due anfore castellane (periodo 1930/1940) trafugate dalla sala consiliare della Provincia. A rinvenire le opere d’arte, sotto un pilone in Contrada Carapollo, a Teramo, ieri pomeriggio, è stata una pattuglia della Polizia durante un normale giro di sorveglianza; erano dentro due buste nere della spazzatura che hanno attirato l’attenzione degli uomini della Volante. Insieme alle anfore, dal Palazzo di via Milli, sono spariti anche un quadro di Celommi, una statuetta in bronzo attribuita a Morganti e due quadri di Salvatore Fumo. Una sparizione sulla quale sono in corso le indagini dei Carabinieri che hanno raccolto la denuncia dell’ente.
SODDISFATTE LE ISTITUZIONI - Il presidente Catarra, stamattina, accompagnato dal vicepresidente Renato Rasicci - che per primo aveva segnalato la sparizione di due quadri e delle anfore nella sala consiliare mentre poi è stato lo stesso Presidente a rilevare la mancanza del Celommi e della statuetta collocati nella sua stanza – ha ringraziato le Forze dell’Ordine sottolineando che «la tempestività di questo primo ritrovamento rassicura non solo noi ma tutti i cittadini sulla qualità dei servizi di vigilanza e sicurezza delle nostre Forze dell’Ordine». Anche il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, presente all’incontro con i giornalisti, ha voluto ringraziare gli inquirenti. Intanto, è stata dato disposizione agli uffici affinchè si provveda ad installare un sistema di sorveglianza mentre sono stati presi contatti con la Sovrintendenza per una stima precisa delle opere sparite.
Redazione Independent