“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
RITORNA L'AUTUNNO CALDO. Lo spettro dell'autunno caldo si aggira in Italia. Gli studenti
delle scuole superiori e delle università, dal Nord al Sud dell'Italia, si sono riversati nelle piazze e nelle vie di numerose città: da Roma a Torino a Milano a Napoli, a Palermo, a Bologna, a Pisa, a Livorno, solo per citare le principali, hanno manifestato per protestate contro il Governo Monti e la sua politica di austerità. In particolare il movimento degli studenti lo accusa di voler privatizzare la scuola pubblica.
SCONTRI CON LA POLIZA A ROMA. Scontri con le forze dell'ordine si sono avuti a Roma. Riferiscono gli studenti di essere stati malmenati dagli uomini in divisa Anche alcuni agenti sono rimasti contusi durante i tafferugli. Il traffico è rimasto paralizzato per alcune ore.
TAFFERUGLI ANCHE A MILANO E TORINO. A Milano gli studenti delle scuole superiori e delle Università da Largo Cairoli sono partiti in corteo con slogan contro il Governo Monti favorevole, a loro parere, alla privatizzazione della scuola pubblica, contro l'alto costo dei libri e contro le banche considerate le responsabili della recessione. Proteste si sono levate anche contro la Regione Lombardia ed il suo Presidente Formigoni. Anche a Milano come a Roma si sono registrati tafferugli tra manifestanti e polizia.A Torino si rivede lo stesso copione di Roma e Milano. Gli studenti hanno manifestato con le stesse tematiche. Gli studenti hanno bruciato le foto del Premier di alcuni ministri, del Sindaco di Torino Fassino e del Presidente della regione Cota. Anche a Torino si sono avuti scontri tra manifestanti e forze dell'ordine.
MANIFESTAZIONI A NAPOLI E PALERMO. A Palermo gli studenti hanno manifestato ripetendo le stesse parole d'ordine di Roma, Milano e Torino. C'è stato anche un falò fatto con le tessere elettorali ed è apparso uno striscione contro la casta. A Napoli, Livorno e in tante altre città d'Italia gli studenti hanno disertato le scuole per esprimere le loro proteste sulle varie politiche, a partire da quella scolastica, del governo Monti.
C.M.
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