Rischiano 15 anni di carcere gli attivisti di Greenpeace

Volevano denunciare lo scandalo delle trivellazioni russe nell'Artico: tra loro anche Cristian D'Alessandro. Aiutiamoli!

Rischiano 15 anni di carcere gli attivisti di Greenpeace

RINCHIUSI IN UN CARCERE RUSSO GLI ATTIVISTI DI GREENPEACE. Cristian D'Alessandro è solo un giovane italiano che voleva manifestare pacificamente contro la decisione della Russia di trivellare nell’Artico. Ora lui e gli altri 29 membri della nave Arctic Sunrise di Greenpeace sono rinchiusi in una prigione russa e potrebbero doverci stare per chissà quanto

Gli attivisti di Greenpeace, alcuni rinchiusi in celle di isolamento, rischiano quindici anni di carcere con l’accusa assurda di pirateria. Il loro crimine? Aver appeso uno striscione su una piattaforma petrolifera russa per manifestare contro le trivellazioni in profondità in uno dei posti più belli e al tempo stesso fragili del pianeta.

Possiamo aiutare Cristian e noi di Abruzzo Independent ci uniamo alla protesta e sosteniamo la comunità di Avaaz per rendere davvero globale la protesta.  

Assieme possiamo rivolgerci ad alcuni dei più importanti partner commerciali e politici della Russia, come Brasile, India, Sud Africa e Unione Europea, per chiedere la liberazione dei 30 dell’Artico. Il nostro obiettivo è il milione di firme per Cristian D'Alessandro e i suoi compagni. Raggiunto quel traguardo, Avaaz proietterà i loro volti in luoghi simbolici, per mantenere la vicenda sotto i riflettori dei media: 

http://www.avaaz.org/it/free_the_arctic_30_loc/?bTIDifb&v=30413 


Queste 30 persone hanno avuto il coraggio di sfidare le multinazionali del petrolio in uno degli ultimi posti incontaminati del pianeta. E per questo li vogliono zittire e intimidire. La nostra comunità si è sempre impegnata in difesa degli attivisti di tutto il mondo: ora è il momento di salvare i 30 dell’Artico.

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La (sub)redazione