“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Riprende in Corte d’Assise d'Appello all'Aquila il processo sui veleni di Bussi
L'indagine prese il via nel 2007 con la scoperta di 185mila metri cubi di sostanze tossiche. In Corte d'Appello a Chieti assolti tutti gli imputati
RIPRENDE IN CORTE D'ASSISE D'APPELLO IL PROCESSO SULLA MEGA-DISCARICA DI BUSSI. Riprende oggi il processo in Corte d’Assise d’Appello al L'Aquila sui veleni di Bussi sul Tirino, la mega discarica scoperta nel 2007 dal Corpo Forestale dello Stato: circa 185 mila metri cubi di sostanze tossiche e pericolose in un’area di quattro ettari nei pressi del polo chimico di proprietà della Montediso. L’area, definita subito come la più grande discarica inquinata d’Europa, Secondo la ricostruzione fornita dagli inquirenti dagli anni ’60 agli anni ’90 sono state sversate e smaltite abusivamente tonnellate di sostanze pericolose, fra cui cloroformio, tetracloruro di carbonio, esacloroetano, tricloroetilene, triclorobenzeni e metalli pesanti.
IL CALENDARIO DEL PROCESSO. Il presidente del collegio giudicante, Luigi Catelli, d’intesa con le parti, ha fissato un fitto calendario di udienze: la sentenza è prevista il 31 gennaio. Il calendario prevede udienze il 16 per le parti civili, nei giorni 17, 19, 25, 26 e 30 per le difese, infine il 31 eventuali repliche, se nel giorno precedente non si fossero ultimate, e la Camera di Consiglio con la sentenza. Il collegio si è riservato la data del 23 gennaio per un eventuale completamento della discussione delle parti che non abbiano potuto svolgere l’intervento.
LA SENTENZA DI ASSOLUZIONE. In Corte d’Appello a Chieti il 19 dicembre 2014, 19 imputati erano stati assolti dall’accusa di aver avvelenato le falde acquifere mentre il reato di disastro ambientale fu derubricato in colposo e quindi prescritto.
Redazione Independent