“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Rigopiano e la sentenza della “valanga imprevedibile”
Tutti assolti (o quasi) gli imputati della tragedia sulla base di motivazioni contestatissime che hanno inscenato una polemica molto dura tra Procura e i legali dei parenti delle vittime
“L’evento valanga era imprevedibile”: è questa in buona sostanza la ragione per cui sono stati assolti 25 dei 30 imputati al processo per la tragedia di Farindola. Le motivazioni della sentenza del 23 febbraio 2023, depositate il 22 scorso, dal GUP Gianluca Sarandrea, hanno rinfocolato il dolore dei parenti delle vittime che reclamano giustizia ed annunciano ricorso in appello. Oltre alle proteste delle parti civili, si è innescata una polemica per le dichiarazioni dell’Avvocato Romolo Reboa che assiste diversi parenti delle vittime secondo cui la Procura dovrebbe “rivedere la posizione di alcuni soggetti” e che molte assoluzioni sarebbero figlie della “formulazione dei capi d’imputazione da parte della Procura della Repubblica di Pescara, che non hanno superato il vaglio dibattimentale”. Il Procuratore Giuseppe Bellelli, ha replicato elegantemente con un comunicato stampa asserendo, tra l’altro, che “nel giorno della memoria di Giovani Falcone, appare ancor più doveroso richiamarsi alle scelte rigorose e difficili, al dovuto rispetto di tutte le decisioni giudiziarie, ed a stare in guardia da tentativi irresponsabili di immettere nel circolo del processo mediatico suggestioni non fondate sulla realtà, che nuocciono alla ricerca della verità e creano false aspettative”. Parole queste che hanno in qualche modo ferito Romolo Reboa che, sentendosi offeso, ha replicato rilasciando a sua volta una dichiarazione all’agenzia LaPresse in cui afferma che “Ho preso atto del comunicato del 23 maggio 2023 del procuratore della Repubblica di Pescara che ritengo offensivo e diffamatorio della mia persona e della mia figura professionale, oltre che di difensore di familiari di vittime. Poiché non ci troviamo in presenza di uno scambio di opinioni tra uomini di legge, per il grande rispetto che ho nel sistema giurisdizionale italiano ho deciso di affidare allo stesso la tutela della mia onorabilità, sicché non vi saranno repliche anche se, ovviamente, non cesserò di commentare la vicenda processuale della valanga che ha provocato 29 vittime all'Hotel Rigopiano, ove richiesto”.