“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Rifiuti: da Pescara a Chieti
L’impianto di recupero più grande d’Abruzzo, Colle Cesa, verso la saturazione. Sfamurri: «Soluzione pro tempore»
AMBIENTE SPA PARLA SFAMURRI - «La direzione assunta oggi dalla riunione del tavolo attivato presso la Regione Abruzzo ci soddisfa pienamente: stiamo andando nella giusta direzione della continuità del servizio e dell’individuazione delle soluzioni per non entrare in emergenza». Lo afferma il presidente di Ambiente SpA Massimo Sfamurri a conclusione dell’incontro convocato dalla Direzione protezione civile e Ambiente, Servizio gestione rifiuti della Regione Abruzzo, al quale hanno partecipato anche il dirigente della Regione Franco Gerardini, l’assessore del Comune di Pescara Isabella Del Trecco, i sindaci di Pianella Giorgio D’Ambrosio e Città Sant’Angelo Gabriele Florindi, il direttore generale del Comune di Pescara Stefano Ilari, gli ingegneri Luca Franceschini per il Comune di Chieti e Roberto Pasqualini per Deco SpA, l’amministratore unico di Attiva SpA Guglielmo Lancasteri, l’assessore provinciale di Chieti Eugenio Caporrella ed il presidente di Eco.Lan. SpA Gianpanfilo Tartaglia.
RIFIUTI DI PESCARA A CHIETI - «Il tavolo ha adottato una linea molto chiara – sottolinea Sfamurri – ed è quella che i flussi di rifiuti urbani prodotti dai Comuni della provincia di Pescara saranno conferiti, fino a fine settembre 2012 e nelle more dell’espletamento delle procedure ad evidenza pubblica da avviare entro marzo 2012 per l’affidamento del servizio precedentemente effettuato dalla Deco SpA, alle medesime condizioni dell’attuale convenzione in essere, presso l’impianto di trattamento meccanico biologico di Chieti della Deco SpA, con successivo smaltimento dei flussi residuali presso la discarica più prossima sita nello stesso territorio comunale di Chieti. Nel frattempo – prosegue il presidente di Ambiente SpA – dovranno essere individuate soluzioni tecniche ed impiantistiche alternative per gli impianti attualmente in esercizio, autorizzati o da autorizzare, e pertanto il tavolo chiede di rivedere il pronunciamento negativo del Comune di Chieti, che pure ha ribadito la propria indisponibilità ad accogliere i rifiuti fuori provincia. Anche per questo la Regione deve ora porre in essere tutti i provvedimenti necessari, anche con procedure d’urgenza, per scongiurare l’emergenza ambientale e sanitaria».
Reda. Independent