“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Riccardo "Cuor di Leone", l'analisi della stagione di Maniero
Per l'attaccante campano 15 gol tra campionato (13, di cui 5 su rigore) e coppa Italia (2, memorabile il suo gol al Torino)
IL CUORE PRIMA DI TUTTO: LA STAGIONE DI RICCARDO MANIERO. Il calcio ci insegna che spesso non è la squadra più forte a vincere, non il giocatore più talentuoso ad incantare le platee o l'allenatore più preparato ad avere la meglio sul proprio avversario. Il calcio è così: avvincente, imprevedibile ed esageratamente strano, ai limiti del paradossale, in sintesi il gioco più bello del mondo; e spesso altrettanto belle ed avvincente sono le storie dei suoi protagonisti. Non risulterà quindi poi così anormale pensare che, dopo un'annata orribile come quella appena trascorsa dal Pescara, qualche componente della rosa più deludente della serie B sia stato in grado di togliersi qualche soddisfazione, in primis quella di aver guadagnato l'affetto dei tifosi.
COSA HA FATTO SUPER PIPPO? Per Riccardo Maniero quella appena trascorsa è stata la miglior stagione dal punto di vista realizzativo, 15 gol tra campionato (13, di cui 5 su rigore) e coppa Italia (2, memorabile il suo gol al Torino), stagione che lo ha visto arrivare in punta di piedi nel ritiro estivo di Rivisondoli e guadagnarsi giorno per giorno la permanenza in riva all'Adriatico insieme alla fiducia di Pasquale Marino che, complice l'infortunio di Sforzini, individua nel centravanti napoletano il giusto elemento per completare il reparto offensivo. E "Pippo" (questo il suo soprannome) Maniero non delude le aspettative, doppietta all'esordio con la Juve Stabia (entrambi i gol di testa) e tanti saluti agli scettici, che possono solo ammirare le 11 reti con le quali trascina la squadra a ridosso della zona promozione diretta nel girone d'andata.
IL GIRONE INFERNALE. La storia poi purtroppo la conosciamo tutti: nel girone di ritorno la squadra compie una vera e propria involuzione, l'attaccante campano vive un momento di appannamento andando in gol solo a febbraio nella sconfitta interna con il Varese a cui segue un lungo digiuno spezzato dal gol su rigore contro il Lanciano, gentilmente concessogli da Mascara, circa 3 mesi dopo l'ultima marcatura. Quasi commovente il messaggio condiviso sul social network Instagram per ringraziare il compagno di squadra che gli ha permesso di calciare: "Per tante notti non ho chiuso occhio, sono stato veramente male per tanti giorni e tante settimane dopo il rigore sbagliato a Modena e prima ancora quello sbagliato in casa con il Padova ma ieri soprattutto grazie a Giuseppe Mascara che mi ha dato la possibilità di calciare questo rigore e dopo tanti consigli che mi ha dato sono riuscito a fare gol anche se le gambe tremavano ed avevo il cuore a 3000 per tante situazioni.....Grazie Peppino"; "Caro bomber a me non sarebbe cambiato nulla, meritavi questo gol perché hai sempre lavorato in silenzio soffrendo adesso devi credere di più in quello che fai" la replica di Giuseppe Mascara, che in più occasioni si è rivelato vero proprio leader dello spogliatoio.
IL FINALE, IL RITORNO AL GOL. Con il gol realizzato due settimane dopo in casa con il Modena si chiude probabilmente quella che è stata la miglior stagione di Maniero, stagione in cui, oltre ai gol, ha messo finalmente in mostra le sue doti migliori ossia grinta, umiltà, spirito di sacrificio e soprattutto tanto amore per la maglia, doti che purtroppo non tutti i calciatori del Delfino hanno condiviso, altrimenti ci troveremmo probabilmente a commentare un altro campionato. Dimostrare che un grande cuore e tanto impegno spesso valgono più di molte parole poi è qualcosa che accade solo a chi, anche nelle difficoltà, ha la forza di non mollare Mai.
Tiziano Acampora