“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Reti idriche ‘colabrodo’, ecco 85 milioni dal PNRR
La maxi somma stanziata dal Governo Draghi servirà per risolvere un problema assurdo della regione Abruzzo: quello della mancanza di acqua
Certo ci vorrà del tempo ma si spera che nel giro di qualche anno la Regione Abruzzo riuscirà a mettere in sicurezza il nostro sistema idrico, spendendo presto e bene i quasi 85 milioni del PNRR ricevuti dal Governo Draghi. Della somma che il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, ha assegnato all'Abruzzo, più di 20 milioni serviranno per l'adeguamento e risanamento dell'acquedotto Giardino le cui tubature, per lo più fatte in cemento, risalgono agli anni 60. Altri 40 milioni ed oltre sono destinati ad interventi sull'acquedotto Verde che serve vaste zone del chietino. Altri 20 milioni serviranno per l'ottimizzazione delle condotte adduttrici dell'impianto irriguo Tavo Saline e 9 milioni per il potenziamento dello schema idrico Liri che rifornisce di acqua parte della Marsica. Per capire l'importanza dell'intervento basti pensare che il Giardino è la principale adduttrice idrica della intera regione. Esso infatti serve circa il 40% dell'intera popolazione abruzzese e si estende, dalle sorgenti sino alla costa, per una lunghezza di circa 160 km, rifornendo di acqua potabile, oltre a Pescara, Montesilvano e Chieti, numerosi altri comuni della regione.