“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Respinto il ricorso dell'Orione
Vicenda Piscina Provinciale. Il Tar: non rispettato il contratto, sì alla rescissione. Intanto il debito sale a 350mila euro
PISCINA PROVINCIALE: IL TAR DA' RAGIONE A TEST. Il Tribunale amministrativo regionale di Pescara (sezione prima) ha respinto, con una ordinanza cautelare depositata ieri, la richiesta di sospensiva relativa al ricorso presentato dall'Associazione sportiva dilettantistica Orione Pescara contro la Provincia di Pescara. Al centro del ricorso gli atti della Provincia, a firma del dirigente Nicoletta Bucco, relativi alla piscina provinciale annessa all'Istituto Volta e gestita dall'Associazione Orione.
OGGETTO DEL CONTENZIOSO: LA RESCISSIONE DEL CONTRATTO. In particolare l'Associazione presieduta da Matteo Iacono ha impugnato la diffida alla riconsegna dell'impianto sportivo, datata 14 novembre, e gli atti successivi che riguardano la risoluzione contrattuale e la chiusura della struttura per motivi di sicurezza. La Provincia, rappresentata davanti al Tar dall'avvocato Pietro Alessandrini, attende ora che l'Associazione Orione, risultata inadempiente rispetto agli obblighi assunti nel contratto del 2011, lasci quanto prima liberi i locali della piscina, per consentire all'ente di promuovere tutte quelle azioni utili e necessarie alla riapertura al pubblico.
IL CONTRATTO NON RISPETTATO. Il contratto prevedeva il pagamento di un canone annuale, l'esecuzione di lavori di miglioria e la volturazione di tutte le utenze dell’impianto. Punti, questi, su cui l'associazione è risultata inadempiente, accumulando un "debito" nei confronti dell'amministrazione che supera i 350mila euro tra morosità, costi indebitamente pagati dalla Provincia, e opere non eseguite.
twitter@subdirettore