“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
UN NOSTRO PUNTO DI VISTA - Marchiamo il territorio. Facciamo in modo che nessuno possa sentirsi "minacciato" o, peggio ancora, "calpestato" nelle proprie competenze. E' ciò che è successo oggi, e il protagonista - involontario - è il vice presidente della Regione, Alfredo Castiglione, che ha dovuto addirittura diramare una nota per precisare "a scanso di equivoci" in che veste aveva partecipato stamattina alla presentazione di un impianto fotovoltaico realizzato a Vasto dalla Puccioni. Castiglione ha così specificato "di essere intervenuto solo in qualità di vice presidente della Giunta regionale e nella veste di assessore allo Sviluppo Economico. Infatti, le politiche energetiche sono in capo al collega Mauro Di Dalmazio che detiene una specifica delega e che, pertanto, è l'unico legittimato a dettare scelte e strategie in questo ambito". Un atto di galanteria da parte di Alfredo Castiglione? Ufficialmente sì. Ma ufficiosamente? Beh, "ufficiosamente" la cosa non ci convince. Forse Di Dalmazio si sarà risentito per la presenza di Castiglione, ritenuta inopportuna e fuori posto rispetto alle sue mansioni di giunta? Castiglione ha detto la sua, ma ben sappiamo che all'interno del Pdl abruzzese - di cui fanno parte sia Di Dalmazio sia il vicegovernatore, che temporaneamente era passato a Fli ma poco dopo era tornato all'ovile berlusconiano - vi sono varie spaccature, dovute a rivalità personali e a "correnti" interne. Ci sono, per esempio, incontri, convegni e manifestazioni del Pdl dove - sarà un caso? - Castiglione non si vede mai. Forse è semplicemente una questione di territorio: Di Dalmazio, già con Chiodi quando quest'ultimo era sindaco di Teramo, fa riferimento - appunto - al versante teramano, mentre Castiglione ha un suo bacino di voti che è da sempre forte nel pescarese. Però, tenendo fermo questo ragionamento, qualcosa non quadra: Vasto è in provincia di Chieti! E allora, forse, il suo è stato davvero solo un atto di galanteria e correttezza. D'altronde, da quando Castiglione è rientrato nel Popolo della Libertà (e aveva rischiato di "perdere il posto" come vicepresidente della Regione per una sorta di 'regolamento di conti', quando si parlava di un rimpasto di giunta) ha iniziato ad avere un atteggiamento che ci ha colpito positivamente: in più occasioni ha difeso a spada tratta il suo presidente (cioè Gianni Chiodi) e adesso, appunto, ha voluto fare questa precisazione in favore di Di Dalmazio. Insomma, è stato più premuroso del solito verso i suoi colleghi di maggioranza. Ma questo siamo noi di Abruzzo Independent a pensarlo, e chi vuole rettificare è sempre ben accetto...
Nicola Chiavetta