“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Regionali Abruzzo col dubbio Renzi. Perchè non è venuto?
Il mistero del premier che corre ovunque per il paese ma non trova il tempo di sostenere nè D'Alfonso nè Alessandrini in campagna elettorale
REGIONALI ABRUZZO COL DUBBIO RENZI: PERCHE' E' VENUTO? La domanda l'abbiamo già fatta e ce la riproponiamo: perchè il premier Matteo Renzi, che corre ovunque per il paese, non viene in Abruzzo per chiudere la campagna elettorale?
Eppure sia alle amministrative che alle regionali i suoi "uomini" Marco Alessandrini e Luciano D'Alfonso, per ragioni diverse, hanno ottime possibilità di vittoria.
Il primo, candidato sindaco per la città di Pescara, la più grande d'Abruzzo, è una figura di tutto rispetto: avvocato, 43 anni, già consigliere comunale, è il figlio del magistrato Emilio Alessandrini ucciso il 29 gennaio 1979 a Milano da un commando di Prima Linea.
Il secondo, invece, è un personaggio più controvorso; e, forse, è questa la ragione per la quale il Premier abbia deciso di evitare di scendere in campo durante questa lunga ed estenuante campagna elettorale.
D'Alfonso, 48 anni, quasi tre lauree (FIlosofia, Scienze Politiche e quasi Giurisprudenza), vincitore con percentuali nordcoreane delle primarie del centrosinistra, è accusato dagli avversari di una condotta, come dire, quantomeno anomala per un pubblico amministratore.
Il riferimento è alla vicenda del processo "Housework" dal quale è sì uscito assolto in primo grado ma sul quale pende un appello della Procura di Pescara. "Se verrò condannato mi dimetterò", queste sono state le parole del diretto interessato che nelle ultime settimane si è trovato a sopportare violenti scontri mediatici con Maurizio Acerbo, candidato di "Un'altra Regione".
Tornando a bomba resta il mistero dell'assenza del Capo del Governo, nonchè segretario nazionale del Partito Democratico, il quale al di là di qualche dichiarazione di circostanza, poco ha fatto per spingere l'Abruzzo verso una "democratizzazione" della regione.
Il Sub