“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Referendum o no, Alessandrini va avanti: smog e auto in Corso Vittorio
La sinistra pescarese si conferma "sinistra" e poco ecologica. Blasioli come Del Vecchio: "Sulla questione decidiamo noi"
CORSO VITTORIO: REFERENDUM INUTILE, "ZAGAT" VA AVANTI. Entro la fine di novembre l'amministrazione comunale di Pescara riaprirà al traffico auto la principale arteria del centro cittadino di Pescara: Corso Vittorio Emanuele, una delle strade più inquinate della città.
Le proteste, le polemiche, i comitati, l'apertura al referendum cittadino non sono serviti a nulla, così come i soldi spesi dalla precedente amministrazione targata Luigi "Delocal" Mascia per i lavori - bruttini a nostro modestissimo avviso - per riqualificare quella parte di centro cittadino oggi un po' degradata ma dalle grandi potenzialità.
A parlare, a margine del Consiglio comunale straordinario, è il presidente Antonio Blasioli: "Il nostro regolamento comunale prevede la raccolta di firme per indire il referendum. Ma io, personalmente, non sono d'accordo su questa strada. Credo che la politica debba riappropriarsi della capacità di decidere. E noi siamo per la riapertura al traffico auto e per il trasporto pubblico di Corso Vittorio".
Solitamente i protagonisti di questi cambi "green" non sono gli esponenti della sinistra ecologista, ma a Pescara sta accadendo il contrario. E non bastano neppure le giustificazioni legislative della famosa sentenza del Tar, perchè si sa che basta una delibera di giunta per aggiustare l'intero iter normativo. Alessandrini detto "Zagat" è un grande appassionato di bici, perchè questa decisione, questa chiusura?
A Pescara governa una coalizione a maggioranza Pd ma sostenuta anche da Sel, che si chiama - sempre se non ci sbagliamo pure su questo - ancora Sinistra, Ecologia e Libertà? Perchè Gianni Melilla da Roma tace?
Romanzo