“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Realpolitik con Quagliariello, Lupi, Cicchitto e Fini
A pochi mesi dalle elezioni regionali ed europee i "big" scendono in campo con le rispettive truppe
A Pescara c'erano tutti. C'era il Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, il "saggio Gaetano Quagliariello, il "berluschissimo" Fabrizio Cicchitto, il sindaco-delocalizzaziore Luigi Mascia, il "governator" Gianni Chiodi, vari presidenti di aziende municpalizzate come la Gtm e l'Aeroporto d'Abruzzo, qualche senatore di centrodestra (Chiavaroli e Piccone) e la solita "claque", con annessi e connessi, per partecipare all'imperdibile dibattito democratico sul "bipolarismo", organizzato dal gotha del Pdl abruzzese. Risultato: una noia mortale.
A pochi chilometri dal Palazzo di Città, forse meno di una decina, per la precisione a Villa Raspa di Spoltore (Pescara) invece c'era il raduno degli antagonisti oppositori del centrodestra. Anche in questo caso non è che vibrassero le pareti nè le emozioni. L'occasione era la presentazione de "Il Ventennio", l'ultima fatica di Gianfranco Fini, l'ex presidente del Senato trombato alle ultime elezioni politiche complice la sua "rottura" col Caimano ed il fallimento elettorale del progetto politico Futuro e Libertà. "Il centrodestra oppositore a questo Pdl è tutt'altro che morto e sarà compatto alle prossime elezione con una sigla federata", ha spiegato il Delfino della dinastia di imprenditori teatini dissotterrando l'ascia di guerra.
Ma cambiare tipologia d'incontri, evitare di blindarsi nei palazzi, incontrare la gente in strada e non nei luoghi culto non sarebbe più interessante per tutti? Mah...
Redazione Independent