“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Rapina coi kalashinkov da 2,5 miloni. Bandito catturato
Un 51enne di Modugno (Ba) in cella con l'accusa di aver assaltato un portavalori ad Ortona insieme alla banda
RAPINA DA 2,5 MILIONI AD ORTONA. CATTURATO BANDITO MA I COMPLICI SONO LATITANTI. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Chieti e del Comando Provinciale di Bari, hanno tratto in arresto, all’alba di oggi, in esecuzione di Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere, emessa dal GIP Paolo Di Geronimo del Tribunale di Chieti, Marcello Langianese, 51enne di Modugno (BA), ritenuto responsabile di rapina aggravata, porto e detenzione di armi, esplosione di colpi d’arma da fuoco in luogo pubblico e ricettazione.
LA RICOSTRUZIONE DELL'AZIONE CRIMINALE. Secondo quanto accertato dai militari, al servizio del Cap. Emanuele Mazzotta, il Langianese insieme ad almeno altre 6 persone - al momento non ancora identificate – era membro parte del gruppo armato che realizzò l’assalto al portavalori, appartenente alla Società di vigilanza “AQUILA”, verificatosi la sera del 7 novembre 2011 nel centro abitato di Ortona (CH). L’assalto al blindato avvenne con le modalità tipicamente impiegate in tali genere di reati: più uomini e mezzi, uno dei quali costituito da un autocarro Fiat Iveco 190 che, provenendo dalla direzione contrapposta, rispetto al portavalori, hanno speronato frontalmente arrestandone la marcia.
ESPLOSI COLPI DI KALASHNIKOV IN TUTTE LE DIREZIONI. Subito dopo aver procurato l'incidente, altri complici, travisati ed armati di fucili e kalashnikov, sono sopraggiunti a bordo di autovetture di grossa cilindrata impedendo alle guardie giurate qualsiasi tipo di reazione. Diversi colpi sono stati sparati in direzione del portavalori mentre due rapinatori si preoccupavano di bloccare entrambi i sensi di marcia, puntando le armi in direzione dei veicoli che sopraggiungevano. Nel frattempo un malvivente, salito sulla parte superiore del blindato tentando, con l’utilizzo di una mola a disco, ha aperto un varco dall’alto per impossessarsi del denaro. Dopo essersi impossessati di svariati sacchi custoditi nel caveau del portavalori, per un totale di 2.400.000 euro in contanti – sul posto c'erano anche altri sacchi contenenti circa 650.000 euro - i rapinatori sono fuggiti a bordo dei potenti mezzi con i quali erano sopraggiunti, facendo perdere le proprie tracce, non prima di aver sottratto anche le pistole in uso a due delle tre guardie giurate aggredite.
INDAGINE DELLA PROCURA DI CHIETI. L’indagine dei carabinieri abruzzesi, coordinata dal Sost. Proc. della Repubblica di Chieti, dr.ssa Marika Ponziani, convenzionalmente denominata “AVAST!”, oltre a ricostruire la dinamica degli eventi e dei mezzi utilizzati, anche attraverso l’ analisi dei transiti autostradali, ha consentito di accertare la piena responsabilità del Langianese, quale conducente del mezzo Fiat Iveco 190, risultato poi essere stato rubato a Massafra il 15 giugno del 2011. L’arrestato è stato associato all’Istituto Penitenziario di Bari, ove rimarrà ristretto in attesa di essere interrogato dai magistrati teatini.
Redazione Independent