“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Raggirano e derubano signora di 83 anni, arrestata coppia di ladri trasfertisti
Duplice arresto della Squadra Mobile per truffa aggravata: in manette un 29enne e un 36enne provenienti dalla Campania
Nell’ambito dei quotidiani controlli antirapina ed antitruffa disposti dal Questore, nel pomeriggio del 22 marzo scorso la Squadra Mobile ha tratto in arresto due uomini di 29 e 36 anni in trasferta dalla Campania che, con artifici e raggiri, si erano appena impossessati di svariati monili in oro e preziosi ricordi di famiglia di una signora ultraottantenne di Pescara.
Gli investigatori della Sezione Reati contro il Patrimonio, infatti, durante l’attività di pattugliamento riconoscevano, da alcuni particolari, un’automobile ricollegabile ad una loro precedente attività investigativa, per cui decidevano di fermarla e sottoporre a controllo gli occupanti. Così facendo, il personale operante rinveniva quello che da subito appariva essere il bottino di un colpo appena messo a segno.
Gli accertamenti, operati nell’immediatezza, consentivano di appurare che i due provenivano dall’abitazione di una signora di 83 anni residente a Pescara, che pochi minuti prima era stata vittima di truffa. La signora, infatti, aveva ricevuto una telefonata da un interlocutore che, spacciandosi per il nipote, diceva di avere urgente bisogno di 4.000 euro o, altrimenti, sarebbe stato tratto in arresto. La donna, non avendo a disposizione tale somma di denaro, sarebbe stata quindiconvinta a cedere i preziosi che custodiva in casa, compresi alcuni ricordi di famiglia e persino lefedi nuziali. Nel frattempo, ignoti contattavano telefonicamente anche i familiari della donna, cercando di tenerli lontani dall’abitazione con scuse varie, tra cui la necessità di ritirare delle raccomandate presso un ufficio postale.
L’arresto veniva convalidato nella giornata di ieri e, in attesa dell’esito del processo, il Questore ha anche firmato il foglio di via predisposto dalla locale Divisione Anticrimine per i due indagati a cui,quindi, sarà vietato rientrare nel Comune di Pescara per 3 anni.