“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Racket del sesso. Scacco matto a "Gang della Pineta"
Banda italo-romena costringeva sul marciapiede centinaia di ragazze. Le accuse: sfruttamento, estorsione e minacce
RUMENI E ITALIANI UNITI (IN AFFARI) NEL RACKET DELLA PROSTITUZIONE "D'ANNUNZIANA" IN MANETTE LA "GANG DELLA PINETA". All’alba di questa mattina è giunta alla fase finale un’importante operazione condotta dalla Squadra Mobile di Pescara contro lo sfruttamento della prostituzione con il supporto della Squadra Mobile di Chieti, sotto la direzione della locale Procura della Repubblica (P.M. dott.ssa Mirvana Di Serio). Operazione e indagine che ha portato il GIP del Tribunale di Pescara, Dott.ssa Maria Michela Di Fine, ad emettere sette custodie cautelari in carcere per stroncare un ampio fenomeno criminale di matrice rumena, in atto nella zona sud di Pescara e più precisamente nella Pineta D’Annunziana, per il controllo e la spartizione del territorio destinato all’esercizio della prostituzione. Spesso si sono verificate aggressioni e scontri violenti finalizzati all’ottenimento del pagamento di una sorta di “tassa di occupazione” da parte delle prostitute non assoggettate al controllo del gruppo criminale indagato. Le indagini sono durate più di un anno e si sono basate sia sulle dichiarazioni di alcune delle ragazze sfruttate, sia su numerose intercettazioni e servizi di controllo e pedinamento. La pericolosa banda criminale, formata da rumeni e italiani, è accusata di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, estorsione, lesioni e minacce.
Redazione Independent