“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Raccolta illecita dei tartufi: sequestrati 700 grammi
Controlli del Cfs a Torricella Peligna. Sequestrato anche un lungo bastone. Multa di 1.200 euro a un pensionato della zona
PENSIONATO SCORRETTO. Il Corpo Forestale dello Stato di Casoli e Torricella Peligna, dopo diversi appostamenti, ha sorpreso un pensionato della zona intento a cercare e raccogliere tartufi senza la prevista autorizzazione della Regione. Circa 700 grammi di tartufo estivo appena raccolto e un lungo bastone (utilizzato sempre nella raccolta) sono stati sequestrati. Fino a 1.200 euro la sanzione per l'infrazione contestata.
IL PUNTO. Negli ultimi 20 anni il settore della tartuficoltura ha fatto registrare un forte sviluppo, basti pensare che sono oltre 3000 i raccoglitori che hanno pagato la tassa di concessione per il 2013 nella Regione Abruzzo. Alla crescita del settore è corrisposta però una preoccupante e a volte irreversibile erosione del patrimonio tartuficolo naturale, a causa del mancato rispetto delle regole. Oltre a non considerare le quantità giornaliere consentite, gli orari ed i periodi di raccolta, ciò che preoccupa di più sono le modalità spesso “predatorie”, e contro legge, con cui si cercano e raccolgono tartufi (eppure la norma - Legge Regionale 21/12/2012 n. 66 - spiega tutto molto bene).
COSI' SI FANNO SOLO DANNI. Non solo non si ricoprono le buche scavate e si utilizzano attrezzi non previsti (perché troppo invasivi) ma si effettuano vere e proprie “zappature” delle aree tartufigene, asportando tutto quanto ci sia di asportabile e distruggendo il bene e la sua possibilità di rinnovazione. A questo infine si aggiungono casi come quello di Torricella Peligna, dove anche chi è sprovvisto del tesserino per la raccolta si riversa nelle aree tartufigene, contribuendo ad aggravare il fenomeno di degrado.
La sentinella ambientale