“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Quell'aquilano insospettabile
Traffico di stupecafenti sull'asse L'Aquila-Chieti-Pescara. Sette arresti, sequestrata cocaina, hashish e marijuana
UN INSOSPETTABILE AQUILANO - La Squadra Mobile di Chieti ha eseguito 6 misure di custodia cautelari in carcere e due misure agli obblighi di dimora per una vasta operazione antidroga. L'indagine, coordinata dal gip di Pescara dott. De Ninis, iniziata nell’ottobre 2010 e conclusa a marzo del 2011, è nata dagli sviluppi dell'operazione Giano New. Le complesse risultanze investigative, supportate da attività di intercettazione telefonica e ambientale, hanno consentito di scoprire un intenso traffico di sostanze stupefacenti che si è sviluppato sull’asse L’Aquila-Chieti-Pescara, con alcune ramificazioni anche nel teramano, e di delinearne l’intera catena distributiva, al cui vertice si troverebbe un insospettabile cittadino aquilano.
LA BASE A SAMBUCETO - Questi dopo aver beneficiato degli incentivi economici e residenziali, successivi al sisma del 6 aprile 2009, si era stabilito a S. Giovanni Teatino, dove aveva creato in pochi mesi una vera e propria catena di spaccio, relazionandosi sia con i suoi vecchi contatti aquilani e albanesi, sia aprendo nuovi canali di rifornimento nella nuova zona. La scelta di un appartamento in Sambuceto, fraz.di San Giovanni Teatino, in un quartiere signorile, si era rivelata una importante scelta strategica per la sua vicinanza con la città di Pescara, cuore nevralgico del mercato degli stupefacenti.
COCAINA, HASHISH E MARIJUANA - Oltre alle numerosissime conversazioni registrate, ritenute utili ed i molteplici riscontri oggettivi ottenuti di cui un’attività investigativa si è nutrita , è stata cospicua anche la quantità di sostanza stupefacente sequestrata. Nel periodo ottobre 201o/marzo2011 sono stati sequestrati oltre 300 grammi di cocaina, 2,8 chili di hashish e 120 grammi di marjuana.
IL GERGO CRIMINALE, GLI ARRESTI IN FLAGRANZA- Notevole importanza hanno rivestito le indagini tecniche basate su linguaggio criptico utilizzato dai protagonisti per trattare le questioni di droga. Le stesse hanno consentito di acquisire inconfutabili elementi di prova, che poi hanno portato gli agenti della squadra mobile di Chieti ad arrestare, in flagranza di reato, sette persone. Le misure cautelari sono state eseguite in Roma, S.Giovanni Teatino, Porto S.Giorgio, Montesilvano e Spoltore con l’ausilio di personale appartenente alle Squadre Mobili di Roma, Ascoli e Pescara. Due cittadini albanesi, residenti a Roma, stavano per fuggire per cui gli agenti hanno agito sul filo di lana per assicurarli alla giustizia
R.I.