“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Quattro cani uccisi a fucilate in meno di 24 ore. Si cerca il killer
Una madre e due cuccioli ritrovati in una discarica abusiva a Capistrello. Appeso al cancello il border Collie di un gestore nel Parco Nazionale
MATTANZA DI CANI NELL'AQUILANO. Quattro poveri cani sono stati barbaramente uccisi a fucilate, in meno di 24 ore, da un ignoto assassino nella provincia di L'Aquila. Tre vittime, una mamma con i suoi due cuccioli, sono state ritrovate in una discarica abusiva di Capistrello in località Piani Palentini. I corpi degli sventurati animali sono stati trasferiti all'Istituto Zooprofilattico di Avezzano (AQ) per gli esami autoptici che si spera risultino di supporto alle indagini in corso da parte del Corpo Forestale dello Stato. L'altro decesso, ancora più inquietante, riguarda il Border Collie ucciso a Castelli (AQ) frazione Villa Rossi, il cui proprietario gestisce con il Parco Nazionale del Gran Sasso un chiusino di cattura dei cinghiali. Il cane è stato ritrovato appeso a un cancello, il che fa pensare un gesto intimidatorio nei confronti di un'attività che ostacola il bracconaggio e suggerisce come maggiori indiziati dell'atto criminoso i cacciatori di frodo.
CHE COSA STA SUCCDENDO? Per la Lega Nazionale per la Difesa del Cane non ci sono dubbi. "Sono atti criminosi - scrivono in una nota - ch in nessun altro modo possono infatti essere definiti, laddove spietatezza e indole malavitosa sono un binomio pressoché indissolubile e collaudato in Abruzzo con maggior riguardo alla provincia aquilana. Considerando che il bracconaggio in Italia è praticato per l'81 per cento da cacciatori muniti di regolare licenza (fonte Cabs - Committe Against Bird Slaughter), non si può non arrivare alla conclusione che colui che pratica attività venatorie è, non di rado, un soggetto socialmente pericoloso al quale è stata data la possibilità di detenere e di usare un'arma". Preso atto che la provincia aquilana è soggetta e non da oggi a infiltrazioni delinquenziali di ogni genere, Lega Nazionale per la Difesa del Cane chiede un maggior rigore nel controllo del territorio da parte degli organi di vigilanza.
Redazione Independent