“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Quando in famiglia è l'incubo
Atri. Arrestato un 39enne per maltrattamenti. Le indagini: menava e minacciava il figlio e l'anziana nonna
MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA: UN ARRESTO AD ATRI. Fin da piccolo era oggetto di offese e di frequenti percosse, a cui spesso si sottraeva solo fuggendo fuori casa. Questa è la sconcertante realtà raccontata da un quindicenne ai poliziotti, ai quali cui si era rivolto lo scorso 8 agosto, dopo essere stato coinvolto in un incidente stradale. L’episodio aveva scatenato, ancora una volta, l’ira del padre che, a furia di calci e pugni, l'aveva costretto al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Atri per le cure necessarie.
IL PRECEDENTE DI GIUGNO. Nel corso di un litigio per futili motivi, mentre erano seduti a tavola per consumare il pranzo, il padre violento gli aveva addirittura una testata, colpendolo sul naso. In preda all'ira ed alla collera aveva incominciato a schiaffeggiarlo con il palmo della mano, prendendogli la testa per farla sbattere contro lo stipite di una porta.
NEL MIRINO ANCHE LA NONNA. Molti altri i fatti di violenza familiare anche nei confronti dell’anziana nonna presente in casa: entrambi per paura di ulteriori ritorsioni erano costretti a non fare ricorso a cure mediche, né denunciavano l’accaduto per paura di ancor piu’ gravi ritorsioni. Nelle indagini, svolte dalla Questura di Teramo, l’anziana ha confermato agli agenti gli atti di ordinaria violenza e le numerose umiliazioni subite con insulti di ogni genere.
ARRESTO IN CARCERE. Questi i fatti che hanno portato oggi all’esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa, su richiesta della Squadra di P.G. del Commissariato di P.S. di Atri, dal GIP presso il Tribunale su richiesta del Sostituto Procuratore Giovagnoni. L’uomo, nato ad Atri nel 1973 e residente a Pescara ma domiciliato in Atri, già soggetto al regime dell’obbligo di dimora nella citata cittadina, è stato associato alla Casa Circondariale di Teramo. Per il figlio e la nonna la fine di incubo.
reda inde