“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Putin: stop adozioni Usa
Per l'opposizione è la legge più vergognosa della storia della Russia. Il caso di Alexander
LA RUSSIA VIETA AGLI AMERICANI L'ADOZIONE DEI BIMBI. Ha fatto scalpore, oltre che suscitare indignazione, la legge firmata da Vladimir Putin con la quale si vietano le adozioni di bimbi russi da parte di coppie americane. E se si considerano le condizioni degli orfanotrofi, che sono tutt'altro che eccellenti, ecco che la legge assume un significato ancora più grave. Il numero di bambini che oggi vive negli orfanotrofi russi è impressionante: quelli ufficiali sono 697.000, superiore ai 678.000 rilevati alla fine della seconda guerra mondiale quando le vittime dell'Unione Sovietica furono di 23.000.000. Le carenti condizioni di vita negli orfanotrofi, dove i bambini risentono anche della mancanza di affetto e il basso numero di adozioni sono stati affrontati dall'ombudsman Pavel Astakhov, una sorta di difensore civico per l'infanzia, che ha sottoposto al presidente Putin l'approvazione di una legge per la riforma degli orfanotrofi. Con l'occasione Putin ha anche firmato una legge che vieta ai cittadini americani l'adozione dei bimbi russi.
IL CASO DEL PICCOLO ALEXANDER ADOTTATO NEGLI USA. Ufficialmente l'esclusione degli americani, dalla possibilità di adottare i piccoli russi, viene spiegata con l'incuria che essi subirebbero negli USA, dove un bimbo adottato, Dima Yaklovev, è morto dopo essere stato abbandonato dal padre nella sua auto. Il padre rinviato a giudizio è stato poi assolto dalla magistratura nordamericana. La spiegazione fornita è poco credibile in quanto , come riferisce Alexander D'Jmaoos un disabile russo adottato negli Usa, dei 60.000 adottati negli USA solo 19 sono i bimbi morti, "mentre centinaia di bambini muoiono negli orfanotrofi russi o in famiglie adottive russe".
PER L'OPPOSIZIONE LA LEGGE E' UN'ODIOSA RAPPRESAGLIA. L'opposizione a Putin ritiene invece che l'odiosa legge sia una rappresaglia per il Magnitsky Act, una legge contro i funzionari russi coinvolti nella morte misteriosa di Sergej Magnitsky avvenuta in un carcere russo.
LA STRANA MORTE DELL'AVVOCATO MAGNITSKY. L'avvocato. Magnitsky aveva rivelato un clamoroso caso di frode fiscale che aveva coinvolto alcuni funzionari del ministero dell'interno russo. Magnitsky si è visto però ribaltare l'accusa ed è stato imprigionato nel famigerato carcere di Butyrka dove morì nel 2009. Secondo i suoi difensori al loro assistito, sarebbero state negate le cure necessarie per una pancreatite.Alcune fonti affermano che sul suo corpo sarebbero stati rinvenuti segni di percosse. Il provvedimento inumano ha scatenato le proteste in tutta la Russia, tanto che l'opposizione, in segno di protesta contro la legge, ha indetto una manifestazione a Mosca per il 13 gennaio 2013. Anche diversi esponenti del governo hanno disapprovato la legge. Il blogger russo Yuri Pronko ha avuto il coraggio di dichiarare sul suo sito che questa legge "è la più vergognosa di tutta la storia della Russia".
Clemente Manzo