“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Pubblicato il Decreto Liquidita' : tutte le condizioni sui ' Prestiti Garantiti '
Tocchera' alla Sace, societa' del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, garantire i prestiti a piccole e medie imprese, lavoratori autonomi e liberi professionisti con partite iva
PUBBLICATO IL DECRETO LIQUIDITA' : TUTTE LE CONDIZIONI SUI PRESTITI GARANTITI. Finalmente é stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto legge per il credito alle imprese. Si tratta di 43 articoli del provvedimento annunciato domenica scorsa dal Governo Italiano e che sono quindi entrate in vigore a partire dalla giornata di oggi 9 aprile 2020.
La legge garantisce l’accesso al credito per imprese e lavoratori autonomi e prevede prestiti della durata di 6 anni garantiti dallo Stato tramite la società Sace. Il tasso d’interesse nel primo anno non deve superare lo 0,25% per le Pmi e lo 0,50% per le altre imprese.
Spiega la società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti: la “garanzia Italia” potrà essere richiesta fino al 31 dicembre 2020, e sarà disponibile per qualsiasi tipologia di impresa con sede in Italia indipendentemente dalla dimensione, dal settore di attività e dalla forma giuridica. Le richieste di finanziamento dovranno essere presentate dalle imprese direttamente alle banche di riferimento, e successivamente sarà la stessa banca ad effettuare la richiesta di garanzia a Sace.
L’Abi, con lettera circolare già diffusa questa mattina a tutti gli Associati, ha fornito subito alle banche le principali disposizioni per l’immediata applicazione del Decreto Legge Liquidità.
L’associazione dei bancari richiama la “massima attenzione e l’immediato impegno attuativo vista l’estrema necessità e urgenza”.
Decreto liquidità: le condizioni per i prestiti garantiti
L’articolo 1 del decreto legge prevede che sarà Sace (società del gruppo italiano Cassa Depositi e Prestiti, ndr) a garantire alle imprese l’accesso al credito fino a 200 miliardi di euro, di cui almeno 30 miliardi dovranno essere destinati riservati alle piccole e medie imprese, lavoratori autonomi e liberi professionisti con partite iva.
La garanzia dello Stato a copertura tanto del rimborso del capitale quanto del pagamento degli interessi, non deve eccedere i 6 anni.
Le imprese potranno avvalersi di un preammortamento di durata fino a 24 mesi.
La garanzia può essere rifiutata se al 31 dicembre 2019 l’impresa beneficiaria rientrava nella categoria delle imprese in difficoltà e alla data del 29 febbraio 2020 risultava presente tra le esposizioni deteriorate presso il sistema bancario.
L’importo del prestito assistito da garanzia non è superiore al maggiore tra i seguenti elementi:
- 25 per cento del fatturato annuo dell’impresa relativi al 2019, come risultante dal bilancio ovvero dalla dichiarazione fiscale;
- il doppio dei costi del personale dell’impresa relativi al 2019, come risultanti dal bilancio ovvero da dati certificati se l’impresa non ha approvato il bilancio;
- qualora l’impresa abbia iniziato la propria attività successivamente al 31 dicembre 2018, si fa riferimento ai costi del personale attesi per i primi due anni di attività, come documentato e attestato dal rappresentante legale dell’impresa;
La garanzia copre il 90 per cento dell’importo del finanziamento per imprese con meno di 5000 dipendenti in Italia e valore del fatturato fino a 1,5 miliardi di euro; l’80 per cento dell’importo del finanziamento per imprese con valore del fatturato tra 1,5 miliardi e 5 miliardi di euro o con più di 5000 dipendenti in Italia; il 70 per cento per le imprese con valore del fatturato superiore a 5 miliardi di euro.
Le commissioni annuali dovute dalle imprese sono:
- per i finanziamenti di piccole e medie imprese sono corrisposti, in rapporto all’importo garantito, 25 punti base durante il primo anno, 50 punti base durante il secondo e terzo anno, 100 punti base durante il quarto, quinto e sesto anno;
- per i finanziamenti di imprese diverse dalle piccole e medie imprese sono corrisposti, in rapporto all’importo garantito, 50 punti base durante il primo anno, 100 punti base durante il secondo e terzo anno, 200 punti base durante il quarto, quinto e sesto anno.
- le commissioni devono essere limitate al recupero dei costi e il costo dei finanziamenti coperti dalla garanzia deve essere inferiore al costo che sarebbe stato richiesto dal soggetto o dai soggetti eroganti per operazioni con le medesime caratteristiche ma prive della garanzia, come documentato e attestato dal rappresentante legale dei suddetti soggetti eroganti. Tale minor costo deve essere almeno uguale alla differenza tra il costo che sarebbe stato richiesto dal soggetto o dai soggetti eroganti per operazioni con le medesime caratteristiche ma prive della garanzia, come documentato e attestato dal rappresentante legale dei suddetti soggetti eroganti, ed il costo effettivamente applicato all’impresa.
L’impresa che beneficia della garanzia assume l’impegno a non distribuire i dividendi e a gestire i livelli occupazionali attraverso accordi sindacali.
Inoltre il finanziamento coperto dalla garanzia deve essere destinato a sostenere costi del personale, investimenti o capitale circolante impiegati in stabilimenti produttivi e attività imprenditoriali che siano localizzati in Italia.