“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Provincia di Chieti: Progetto per Vasto, “Noi non votiamo”
Il gruppo consiliare non parteciperà alle elezioni per il rinnovo del Presidente dell'Ente. L'annuncio è stato dato da Massimo Desiati e Andrea Bischia
PROGETTO PER VASTO SI RIFIUTA. Il gruppo consiliare di “Progetto per Vasto” non prenderà parte alle elezioni per il rinnovo del Presidente della Provincia di Chieti e del suo Consiglio. Lo hanno annunciato, in un comunicato, i consiglieri Massimo Desiati e Andrea Bischia.
LA NOTA DI DESIATI E BISCHIA. “Progetto per Vasto è Movimento civico e tale vuol restare. Più volte abbiamo dichiarato e ribadito quanto poco interessino le confabulazioni e gli accordi tra le segreterie dei partiti, più intente a salvaguardare gli interessi propri e dei suoi singoli rappresentanti che quelli delle popolazioni amministrate. Le elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale e del suo Presidente si svolgono nel più completo silenzio e non coinvolgono minimamente la cittadinanza vastese. A votare e a poter essere votati, infatti, sono soltanto i Consiglieri comunali e i Consiglieri provinciali uscenti, come se soltanto loro detenessero il diritto di elettorato attivo e passivo per la formazione di un organismo istituzionale pur teoricamente chiamato a sovrintendere agli interessi di tutti. Come se non bastasse l’aver impedito di esprimere preferenze nelle votazioni per il rinnovo del Parlamento nazionale, ora i partiti scelgono direttamente anche il Presidente della Provincia e i suoi Consiglieri e lo fanno senza il benché minimo coinvolgimento popolare. Il costante impoverimento delle risorse finanziarie gestite dalla Provincia e il lento depauperamento delle competenze amministrative rendono la sua azione pressoché invisibile sul territorio, e i nuovi organismi assembleari e di governo hanno il solo scopo di tramandare rendite di posizione per i partiti, i quali, invece di rinnovarsi quale reale strumento di democrazia, perpetuano la loro asfittica occupazione delle Istituzioni”.
Redazione Inde