“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Provincia Italica? E' caos
Anche Di Giuseppantonio contrario all'idea: «Progetto inapplicabile». Ma c'è chi dice sì: basta avere la sede
PROVINCIA ITALICA. SCOPPIA IL CAOS. «Il progetto che per l’Abruzzo vorrebbe una Provincia unica con L’Aquila capoluogo non è accettabile e non è praticabile ma soprattutto non risponde ad alcun criterio, né di Legge né di razionalizzazione della spesa né di una omogenea erogazione dei servizi». Lo afferma il Presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio. «La distanza fisica fra l’Aquila e tutto il resto dell’Abruzzo è sicuramente un primo, significativo ostacolo sulla via della razionalizzazione e soprattutto della dislocazione dei servizi da rendere ai cittadini – aggiunge il Presidente Di Giuseppantonio – dal momento che L’Aquila dovrebbe, necessariamente, accentrare sul proprio territorio alcuni Uffici, costringendo decine di migliaia di persone a lunghissime trasferte». Ma c'è chi dice sì.
CHI E' PRO? Sono naturalmente favorevoli tutti i politici del Capoluogo d'Abruzzo che vedrebbero una concentrazione massima degli Enti pubblici a L'Aquila. Il problema, in realtà, è proprio nell'individuazione della sede della costituenda Provincia Italica (Pescara, Chieti, L'Aquila e Teramo) fuse tutte insieme. Si era parlati di Pescara come sede ma da Teramo, L'Aquila e, naturalmente, Chieti si era sollevato un vespaio senza precedenti.
COSA COMPORTA IL RIORDINO. Il riordino delle Province coincide, inoltre, con il riordino degli Uffici decentrati dello Stato cioè Prefetture, Questure, Comandi provinciali delle forze dell’ordine e altre decine di uffici: con la Provincia unica tali Uffici sparirebbero lasciando tre quarti di territorio senza alcun presidio o con organici di gran lunga inferiori a quelli attuali.
Marco Beef