“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Province. Si lotta ad oltranza
A nessuno piace la fusione tra Chieti e Pescara decisa dal Cal: 8 voti favorevoli su 20. Di Primo: «Chieti da sola»
RIORDINO PROVINCE. LOTTA ALL'ULTIMO RESPIRO. Il futuro dell'assetto amministrativo dell'Abruzzo, attraverso il riordino delle provincie, passa per il Cal (coordinamento per le autonomie locali) che ha votato il seguente schema: fusione L'Aquila con Teramo e Pescara con Chieti. Ma nessuno è contento. A Pescara chiedono la Provincia Italica (Chieti-Pescara-Teramo), a L'Aquila vogliono la Provincia Unica ed a Chieti vogliono andare da soli. Troppo rischioso perdere il controllo (e le poltrone) di uno degli Enti più inutili dell'architettura amministrativa dell'Italia. Toglierle del tutto, no? Forse ci sta pensando il Pdl tramite una proposta di Riccardo Chiavaroli.
DI PRIMIO SOGNA CHIETI DA SOLA. Sull'argomento il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio sembra avere le idee piuttosto chiare. Di Primio, infatti, nel corso di una riunione ha rilanciato la proposta di un Abruzzo con tre Province: L’Aquila, Chieti, Pescara/Teramo. «Chiedo - spiega - ai consiglieri regionali di riflettere sulla proposta, già fatta al Cal, della permanenza della provincia di Chieti senza alcun accorpamento: la Regione Abruzzo può avere un equilibrio se riusciamo a dare vita a tre province, L’Aquila, Chieti, Pescara/Teramo. Tre province – ha concluso il Sindaco - possono esistere sia sotto il profilo giuridico, sia sotto il profilo economico, sia sotto il profilo di un "nuovo Abruzzo" che la Regione dovrà ridisegnare strategicamente».
Marco Beffe