“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Promesse da marinaio?
Letta Jr. nel discorso d'insediamento parla di reddito minimo, Imu e Iva. Ma dove sono i soldi?
LE PROMESSE (DA MARINAIO?) DEL NEO PRIMO MINISTRO LETTA. Letta Jr., ha ottenuto la fiducia al suo "governissimo", sia alla Camera che al Senato, con largo margine: 453 si 153 no 17 astenuti a Montecitorio, 253 si 59 no e 18 astenuti a Palazzo Madama. Pd, Pdl e Sc sono i partiti della grande coalizione che ha dato la fiducia a Letta. Nel suo discorso infarcito di promesse, come quella encomiabile "del reddito minimo per le famiglie bisognose", non
ha detto però dove saranno presi i soldi per finanziarle. Tuttavia, il neo presidente del consiglio ha elencato un paio di cose che sicuramente vedranno la luce a breve e cioè lo slittamento dell\'inasprimento dell'IVA e del pagamento della rata IMU di giugno.
IL CEDIMENTO AL RICATTO DI BERLUSCONI. Il ricatto di B. che aveva dichiarato a proposito dell'IMU" o verrà abolita o non sosterremo il governo", per ora ha funzionato perché Letta
anche da Parigi ha ribadito: "Subito la sospensione della rata di giugno e poi insieme ridiscutere le modalità di superamento di questa tassa". Franceschini, ridimensionando la promessa lettiana, ha tenuto a precisare che "l'IMU non verrà tolta, ci sarà una proroga per la rata di giugno". Dello stesso tenore sono le dichiarazioni del neo ministro per gli affari regionali Graziano Delrio che parla solo di un alleggerimento dell'IMU specie per i meno abbienti e non di una eliminazione della tassa. Anche i Comuni sono in stato d'allarme preoccupati per l\'eliminazione dell'imposta, la loro principale fonte di finanziamento, senza la quale non si potranno nemmeno mandare avanti acquedotti, scuole e pagare l'energia elettrica. Pure
tutti e tre i sindacati confederali, si sono espressi contro la soppressione della tassa, scatenando l'ira dei Berluscones che addirittura avrebbero voluto il rimborso dell'IMU pagata nel 2012, come promesso, demagogicamente in campagna elettorale. Il neo ministro dello sviluppo economico, Flavio Zanotato, è intervenuto sulla polemica dell'IMU dichiarando " l'impegno di Enrico Letta, non è stato quello di togliere l'IMU e lasciare i Comuni senza
risorse, bensì quello di trovare le risorse economiche da dare ai Comuni per non far pagare la rata la rata di giugno". Zanotato avverte anche che se l'IMU verrà soppressa senza trovare risorse alternative "siamo costretti a chiudere i Comuni".
CERCASI ALLEATI PER MODIFICHE AL PATTO DI STABILITA'. L'onda lunga della polemica è arrivata perfino a Bruxelles dove un portavoce dell\'UE, faceva sapere a proposito dell'IMU che" Gli obiettivi di bilancio per l'Italia non cambiano e il nuovo governo deve dire come intende rispettarli senza nuovo indebitamento". La Merkel, preoccupata dalle prossime scadenze
elettorali in Germania, nell\'incontro con Letta non si è sbilanciata e non è andata oltre un incoraggiamento generico quando la cancelliera dichiara che "l'Italia è sulla buona strada". Maggiore fortuna Letta ha trovato a Parigi dove i colloqui con Hollande, che si sono prolungati oltre i tempi preventivati , hanno rivelato una maggiore sintonia tra i due premier. L'agenda del suo tour europeo, alla ricerca di alleanze, prevede anche un incontro con il presidente della Commissione europea Barroso al quale comunque garantirà che "l'Italia manterrà gli impegni" presi con l'Europa sul pareggio di Bilancio. Com'è di tutta evidenza, la strada del governo neonato è decisamente tutta in salita perché senza il fondamentale allentamento della camicia di Nesso che il nostro paese ha indossato, il giovane Presidente del Consiglio Letta è destinato a fallire, come i suoi precedessori, anche prima del tempo di 18 mesi che il premier si è dato per portare a termine il suo nutrito programma.
Clemente Manzo