“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Promessa di 11 miliardi di dollari e la FIFA respira
Con Russia - Saudi Arabia parte oggi il campionato mondiale di calcio. Nel Qatar, intanto, (World Cup nel 2022) freme l' organizzazione della piu' grande manifestazione sportiva nel mondo
PROMESSA DI 11 MILIARDI E LA FIFA RESPIRA. Con Russia - Saudi Arabia parte oggi il Campionato Mondiale di Calcio. Nel Qatar, intanto, (World Cup nel 2022) freme l' organizzazione della piu' grande manifestazione sportiva nel mondo. Ma gia' si parla del campionato del 2026. La Fifa, forse copiando il ciclismo, che permette lo sconfinamento in altre nazioni dei giri piu' importanti (Francia, Italia e Spagna), la Fifa ha pensato di accettare la richiesta di tre Stati viciniori per la coppa appunto del 2026. Infatti Canada, Stati Uniti e Messico hanno ricevuto il permesso di organizzare il Campionato del Mondo che si svolgera' fra otto anni. Ieri sera la tv statunitense ha dedicato ore e ore all'evento di Mosca, ma soprattutto al successo riportato dalle tre nazioni "amiche". Comunque non molto amiche se si considera la "guerra" tra questi Paesi per quanto riguarda i dazi nelle vendite-acquisti. Ancora una volta, sembrerebbe, lo sport calma le acque, fa diventare amici anche chi si odia. E allora plaudiamo alla Fifa per la decisione. Ma c'e' un ma. Gli Usa hanno assicurato alla Fifa che piange, un profitto di 11 miliardi di dollari. 11 miliardi di dollari dai tre Stati prescelti, come hanno detto con un fillo di voce i giornalisti che hanno mandato avanti la lunga notte del pallone. In verita' l'America ha assicurato questo profitto e francamente non si capisce come pensa di realizzre questo incredibile malloppo. In Canada dominano il rugby, il baseball, negli Stati Uniti il calcio e' a livello serie D e il pubblico nelle partite tra squadrette locali non fa prevedere miracoli. L'unica nazione che ama il calcio ed e' seguito da milioni di persone e' il Messico, che comunque naviga in brutte acque. Gli Stati Uniti sono convinti che i ragazzi che oggi hanno 10 anni ne avranno 18 (miracolo dei tempi) per la Cup e vorranno partecipare alla corsa verso il titolo mondiale. I dollari verranno, dicono i giornalisti americani. Beati loro che sono cosi' sicuri.
Benny Manocchia (USA)