“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Proger ko anche a Forlì, domenica playout a Chieti contro la Viola Reggio Calabria
Le ultime sette ‘finali’, chiamate sempre così dal coach teatino, sono state un disastro completo.
LA SOLITA PROGER DEGLI ULTIMI TEMPI PERDE ANCHE A FORLI’. Ennesima prova incolore delle Furie di Bartocci, anche a Forlì ha vinto chi ci ha creduto di più. Le ultime sette ‘finali’, chiamate sempre così dal coach teatino, sono state un disastro completo, quasi bastasse solo nominarle così per fare risultato. Una squadra ancora una volta senza carattere approda mestamente ai playout, con la magrissima consolazione di aver fatto qualche punto in più della prossima avversaria, la Viola Reggio Calabria, che le permetterà quindi di giocarsi l’eventuale gara 5 tra le mura amiche. Alla presenza di un pubblico sparuto, questa sera si è vista una squadra carica e motivata, Forlì, che ha mostrato il giusto atteggiamento mentale in vista anch’essa dello scontro playout contro Scafati e che ha fatto dell’aggressività difensiva il suo punto di forza principale, con un super Ryan Amoroso padrone dei tabelloni con 16 rimbalzi e 12 punti e la coppia di americani Adegboye-Johnson che ha pensato a tutto il resto. Le Furie hanno rincorso i romagnoli per tutta la partita, mostrando uno sconfortante scollamento corale e concedendo a Forlì ben 39 rimbalzi e 13 seconde opportunità, puntando come al solito sull’immenso ma purtroppo sempre più solitario Trae Golden, mal supportato dal resto della squadra, con Allegretti e Davis disastrosi al tiro (0/7 in 19 minuti per il primo e 3/8 per l’americano in 21 minuti). Molle la difesa che ha concesso troppi ed agevoli uno contro uno agli avversari e scarso l’attacco, con un giropalla lento e prevedibile e ben 15 palle perse, segno di una deconcentrazione ai limiti del perdonabile. Finalmente degna di nota la prova di Mirco Turel e discreta quella di Chris Mortellaro, almeno per quanto concerne i rimbalzi (11). Poco altro, per il resto, di fronte ad un team solamente più motivato, non di certo superiore a livello tecnico, che è riuscito per ben tre volte nell’impresa di farsi recuperare un vantaggio in doppia cifra accumulato agevolmente nel corso della gara. Fa quasi sorridere, a questo punto della stagione, sentir dire da coach Bartocci che si rimedierà alle proprie lacune con la giusta aggressività e che bisognerà cambiare atteggiamento per superare l’ostacolo playout; solamente un vero miracolo potrà salvare la Proger da questo oblio, visto lo sprofondamento nell’ultima parte della stagione, quella della gestione Bartocci. Fa male, peraltro, vedere squadre come Udine a due punti dalla zona playoff e Ferrara tranquillamente salva da diverse giornate a quota 24, squadre, tanto per citarne alcune, letteralmente surclassate dalle Furie nella regular season. Anche se non è il momento di fare inutili polemiche, resta l’amarezza di aver buttato al vento tante gare negli ultimi secondi, con un roster sicuramente non all’altezza di Treviso o Bologna, ma di ottimo livello capace di giocarsela alla pari con tutti.
LA GARA. Lo starting five delle Furie è rappresentato da Golden come play, Piccoli e Davis come esterni, Allegretti da 4 e Mortellaro pivot. Coach Valli risponde con Adegboye play, Bonacini e Johnson guardie, Castelli da centro basso ed Amoroso pivot. Dopo i primi minuti di sostanziale equilibrio, in cui si evidenzia una difesa romagnola molto aggressiva, i padroni di casa piazzano il primo break di 10-0 portandosi sul 20-11. Bartocci chiama il suo primo timeout che però non scuote più di tanto la testa delle Furie, che al suonare della prima sirena sono sotto di 12 punti (25-13). Una tripla del redivivo Turel ed una penetrazione di Golden sembrano dare un nuovo impeto alle Furie ad inizio secondo quarto. Ma proprio i due sopracitati commettono consecutivamente due falli antisportivi, permettendo ai forlivesi di arrivare al massimo vantaggio (36-20) dopo quattro minuti. A questo punto Trae Golden, come sempre, decide di prender per mano la squadra e la Proger, nonostante due timeout chiesti da coach Valli, riesce a recuperare pian piano lo svantaggio, andando a riposarsi sul punteggio di 42-39. Nonostante ciò, non si ha l’impressione di una squadra disposta a vender cara la pelle, tralasciando le statistiche, che rimangono sterili in alcuni frangenti, si vede in campo una squadra poco cattiva, che non da’ affatto l’impressione di giocare con il coltello tra i denti. Al rientro in campo Chris Mortellaro porta le Furie a -1 con due tiri liberi ma l’Unieuro piazza un nuovo break di 9-0 portandosi sul 51-41. Solito copione: timeout di Bartocci, Furie che tentano un recupero e Forlì che si riporta sul 60-48 a tre minuti dal termine del terzo quarto, per poi dissipare nuovamente il proprio bottino accumulato. Si inizia l’ultima frazione col punteggio di 63-59 e si avverte una certa stanchezza da parte dei romagnoli, momento giusto per approfittarne. Prima Dario Zucca da sotto, poi Mattia Venucci in penetrazione, riportano le Furie a -2 (67-65). La partita, abbastanza noiosa sino a questo momento, pare infiammarsi di colpo: Pierich piazza una tripla al minuto 5:24 cui risponde immediatamente Matteo Fallucca. Forlì pare aver esaurito anche la riserva ma le Furie, per l’ennesima volta, mancano l’appuntamento con la vittoria, perdono palloni sbagliando le soluzioni offensive e permettendo a Castelli e Bonacini di piazzare l’ultimo decisivo break a due minuti dal termine, portando la propria squadra sul 75-68. Golden, ormai esausto, non incide più, Dario Zucca, ottimo fino a quel momento, commette il quinto fallo, i romagnoli costringono le Furie, con la loro difesa, a forzare diversi tiri. E’ l’ennesimo epilogo, l’ennesimo copione visto e rivisto negli ultimi mesi, con l’aggravante di aver ripetuto a tratti il match di Recanati, quando ci si sarebbe aspettati una Proger con il sangue agli occhi. Si sentono in giro voci (poche per la verità) affermare che ormai la Proger è salva perché la sua prossima avversaria è ormai cotta e bollita. Non crediamo ad una rinascita totale grazie all’aggressività come urla Bartocci, al quale è purtroppo rimasta solo la parola. Sarebbe altresì grave pensare di restare in A2 credendo di battere Reggio Calabria grazie al fattore campo o quanto scritto sopra. Inutile anche parlare di cuore, quel grande cuore delle Furie che fino a qualche mese fa riusciva a giocarsela al supplementare con la Virtus Bologna. Confidiamo a questo punto nella serietà di dieci professionisti e niente più, con la speranza viva che gli errori commessi da qualcuno in questa stagione non si ripetano mai più, per il bene della pallacanestro teatina.
UNIEURO FORLI’ -PROGER PALLACANESTRO CHIETI 83- 75 (25-13;42-39;83-75)
UNIEURO FORLI’ 83: Adegboye 20 (6/11 da 2, 1/5 da 3, 5/6 ai liberi), Castelli 12 (4/5 da 2, 0/4 da 3, 4/5 ai liberi), Johnson 18 (6/7 da 2, 1/7 da 3, 3/3 ai liberi), Amoroso 12 (6/10 da 2, 0/1 da 3, 0/1 ai liberi), Bonacini 12 (3/6 da 2, 2/3 da 3), Ferri 1 (0/4 da 3, 1/2 ai liberi), Pierich 6 (2/6 da 3), Paolin 2 (1/3 da 2, 0/1 da 3), Rotondo NE, Thiam NE.
PROGER CHIETI 75: Golden 25 (7/10 da 2, 1/3 da 3, 8/9 ai liberi), Mortellaro 9 (3/5 da 2, 3/4 ai liberi), Davis 7 (2/4 da 2, 1/6 da 3), Allegretti 0 (0/5 da 3, 0/2 da 2), Piccoli 0 (0/3 da 3), Fallucca 8 (0/1 da 2, 2/4 da 3, 2/2 ai liberi), Turel 10 (2/2 da 2, 2/3 da 3), Zucca 6 (2/4 da 2, 2/2 ai liberi), Sergio 8 (1/2 da 2, 2/5 da 3), Venucci 2 (1/1 da 2, 0/2 da 3).
UNIEURO FORLI’ 83: 26/42 da 2, 6/31 da 3, 13/17 ai liberi, 39 rimbalzi (di cui 13 offensivi) (16 Amoroso), 8 assist (6 Johnson).
PROGER CHIETI 75: 18/34 da 2, 8/28 da 3, 15/17 ai liberi, 38 rimbalzi (di cui 9 offensivi), (11 Mortellaro), 5 assist (2 Golden).
LE PAGELLE
Trae Golden 8: non c’è più niente da chiedere ad un campione come lui, che sino all’ultimo dimostra come pochi di onorare la casacca biancorossa. E’ palese che le speranze di salvezza passino da lui al 100%. Anche stasera ha dato il suo ottimo contributo da super leader, mostrando però in alcune fasi della gara dei piccoli annebbiamenti. L’augurio sincero è che smaltisca presto la fatica.
ChrisMortellaro 6.5: lotta sempre come un leone ma in fase realizzativa mancano i suoi sigilli della prima fase del campionato. Spossato soprattutto mentalmente da un campionato ostico e da un ambiente che da tempo non respira serenità.
Cade Davis 5: non è stata la sua serata ma resta uno dei capi saldi delle Furie.
Marco Allegretti 4: dispiace valutarlo così perché ha sempre dimostrato professionalità ed attaccamento alla maglia, ma questa sera non ne ha azzeccata una, è mancato in fase realizativa ma anche difensiva. Forza Marco!!!
Matteo Piccoli 5: di stima, ma anche lui non c’era. E la sua solita grinta è mancata a tutta la squadra.
Matteo Fallucca 6: sempre ordinato in attacco e aggressivo in difesa. Da lui sono partiti gli input per le varie rimonte.
Mirco Turel 6.5: è l’unico dato positivo ed incoraggiante della serata, un Turel così potrà dare un vero contributo per una possibile salvezza. Preciso al tiro a dare sicurezza ad una squadra barcollante. Ma lo vogliamo vedere sempre così.
Dario Zucca 7: 10 rimbalzi e 6 punti in momenti importanti della gara. Nonostante i cinque falli ha ancora un minutaggio ridotto, ed è la cosa che fa più rabbia, visto che in campo ha sempre dato un contributo dignitoso e vista soprattutto la giornata negativa di Allegretti.
Gigi Sergio 6: anche se a sprazzi, s’è rivisto il capitano. Ha lottato in difesa e s’è avvicinato alla doppia cifra in attacco. Proviamo a pensare che sia sul recupero definitivo di forma.
Mattia Venucci 6: anche lui come Zucca gioca poco e quando gioca la sua firma la mette sempre. E’ facile avallare la scusa che dal miglior giocatore della B scorsa ci si aspettava di più… Basta farlo giocare anche un po’ di più…
Maurizio Bartocci 4: inutile nascondersi dietro la diplomazia, al di là delle prime settimane non è mai riuscito a dare una buona identità alla squadra. Ha frantumato quanto di buono esisteva nascondendosi dietro tante belle parole. I risultati e la classifica parlano da soli, squadra demotivata e tante tensioni, è stato il più grande errore nella storia del basket teatino.
RISULTATI 30^ Giornata Girone Est
Basket Recanati-Bondi Ferrara 74 - 93
Tezenis Verona-Termoforgia Jesi 80 - 61
G.S.A. Udine-Kontatto Bologna 82 - 68
Alma Trieste-Andrea Costa Imola 115 - 66
Assigeco Piacenza-De Longhi Treviso 78 - 86
OraSì Ravenna-Dinamica Generale Mantova 67 - 85
Unieuro Forlì-Proger Chieti 83 - 75
Virtus Segafredo Bologna-Visitroseto.it Roseto 76 - 53
CLASSIFICA FINALE
De Longhi Treviso 42
Virtus Segafredo Bologna 42
Alma Trieste 42
OraSì Ravenna 38
Kontatto Bologna 36
Visitroseto.it Roseto 34
Dinamica Generale Mantova 34
Tezenis Verona 34
G.S.A. Udine 32
Assigeco Piacenza 24
Termoforgia Jesi 24
Bondi Ferrara 24
Andrea Costa Imola 22
Proger Chieti 20
Unieuro Forlì 18
Basket Recanati 14
Gli accoppiamenti degli ottavi di finale playoff:
Angelico Biella-Tezenis Verona
OraSì Ravenna-Pallacanestro Virtus Roma
T.W.S. Legnano-Visitroseto.it Roseto
Virtus Segafredo Bologna-Novipiù Casale Monferrato
De' Longhi Treviso-Lighthouse Trapani
Moncada Agrigento-Kontatto Bologna
Alma Trieste-Remer Treviglio
Orsi Tortona-Dinamica Generale Mantova
Gara 1 domenica 30 aprile-lunedì 1° maggio
Gara 2 martedì 2 maggio-mercoledì 3 maggio
Gara 3 venerdì 5 maggio-sabato 6 maggio
Gara 4 (eventuale) domenica 7 maggio-lunedì 8 maggio
Gara 5 (eventuale) mercoledì 10 maggio-giovedì 11 maggio.
Gli accoppiamenti del 1° turno playout:
Proger Chieti–Viola Reggio Calabria
Givova Scafati–Unieuro Forlì
Gara 1 domenica 30 aprile
Gara 2 martedì 2 maggio
Gara 3 venerdì 5 maggio
Gara 4 (eventuale) domenica 7 maggio
Gara 5 (eventuale) mercoledì 10 maggio
Stefano Tortoreto