“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Processo su "Tangenti&Favori"
Spoltore - La Forestale chiude le indagini sull'urbanistica ed il Pm Varone chiede il giudizio per l'ex Giunta Ranghelli
SPOLTORE. PRESUNTE TANGENTI IN COMUNE. L'inchiesta sulle presunte tangenti presso il Comune il Comune di Spoltore è giunta ad un primo importante epilogo. La Procura di Pescara - le indagini sono state condotte dalla Forestaldi Pescara e sotto la direzione del Pm Gennaro Varone - ha chiesto 16 rinvii a giudizio per associazione a delinquere, corruzione, falso ideologico ed abuso d'ufficio. Fra loro nomi grossi della politica spoltorese e regionale: l'ex sindaco Franco Ranghelli, l'ex vicepresidente di Ambiente Spa Luciano Vernamonte e l'ex presidente del consiglio regionale, sotto la Giunta di Ottaviano Del Turco, Marino Roselli. «Erano la cabina di regia», si legge nell'ordinanza del Tribunale di Pescara, «capace di pilotare appalti ed incarichi pubblivi dietro compenso o in cambio di assunzioni e favori personali». Nel mirino il piano regolatore, l'appalto per la riscossione della pubblicità, le sanzioni alle violazioni del codice della strada, l'accordo di programma per il cimitero e la realizzazione di appartamenti nella zona del fiume.
GLI ALTRI INDAGATI. Gli altri indagati: Luigi Zampacorta, imprenditore; Alessio Carletti, costruttore; Ernesto Partenza, ex assessore all'urbanistica; Mario Angelo D'Eramo, ex responsabile ufficio Autorita' di bacino della Regione Abruzzo; Alessandro D'Onofrio, imprenditore; Pino Luigioni, ex consigliere comunale; Claudio Santurbano, ex assessore ai lavori pubblici; Enzo Giansante, responsabile di zona della Maggioli Spa; Tullio Michele Ernesto Santroni, dirigente comunale; Giuseppe Del Pretaro, geometra; Bruno Crocetta, tecnico comunale; Emilio Di Paoloemilio, tecnico comunale; Marcello Sborgia, costruttore.
Marco Beef