“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Processo D'Alfonso-Pettinari, la replica del Movimento 5 Stelle
Dopo la nota dell'avvocato Carla Tiboni, legale del governatore, arriva la versione a mezzo stampa dei pentastellati
PETTINARI-D'ALFONSO, LA NOTA DEL M5S. Dopo la nota dell'avvocato Carla Tiboni, legale del governatore Luciano D'Alfonso, arriva la versione a mezzo stampa del Movimento 5 Stelle in merito alla causa che sta opponendo il consigliere regionale pentastellato Domenico Pettinari al Faraone con l'accusa di diffamazione.
"Una giornata difficile in tribunale per il Presidente Luciano D’Alfonso - scrivono i grillini - E’ da precisare infatti, rispetto alla notizia uscita su alcuni organi di stampa, che il Presidente ha visto passare come prove testimoniali solo 4 capitoli di prova sugli 11 richiesti, ovvero la difesa del Presidente si è vista rifiutare 7 domande su 11 da sottoporre ai testi. D’altro canto Pettinari ha visto ammettere la Prova contraria sui testimoni di D’Alfonso. Sono state poi ammesse le produzioni documentali di entrambe le parti, e quindi i documenti allegati alle memorie sia di D’Alfonso che di Pettinari".
LE PRECISAZIONI SUI TEMPI. Inoltre la difesa di Pettinari tiene a precisare che "i fatti si riferiscono al 15.12.2014, data in cui D’Amario deliberava l’acquisto della famigerata palazzina di Via Rigopiano, ovvero quando il dott. D’alfonso era già stato nominato presidente della Regione nonché commissario ad acta con il potere di bloccare l’acquisto, o comunque la relativa procedura come dimostrato negli atti di difesa del Pettinari. I fatti non si riferiscono dunque, come invece vuole far passare Luciano D’Alfonso, al periodo relativo alla ricerca di mercato fatta dalla Asl, precedente alla sua nomina".
Redazione IN