“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Presunta violenza sessuale, ai domiciliari teramano
La ragazza neomaggiorenne ha denunciato l’aggressione avvenuta in spiaggia. Al 45enne é stato applicato il braccialetto elettronico
Ancora una bruttissima notizia di cronaca che riguarda il nostro Abruzzo. Nel pomeriggio di giovedì 11 luglio 2024, nell’ambito di un’attività di indagine condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Teramo e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo, è stata eseguita la misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico nei confronti di un uomo di 45 anni ritenuto presunto responsabile di aver commesso il reato di violenza sessuale nei confronti di una ragazza neomaggiorenne. L’attività di polizia giudiziaria in questione costituisce il positivo epilogo di una complessa e articolata attività di indagine svolta altresì mediante sofisticate analisi dei tabulati del traffico telematico storico generato dai devices in uso all’indagato, nonché mediante l’elaborazione dei dati contenuti nelle smartphone della vittima.
L’attività investigativa ha avuto la sua genesi nel marzo 2024, quando la ragazza, dopo essersi recata al Pronto Soccorso, ha denunciato al personale della Squadra Mobile della Questura di Teramo di aver subito, pochi giorni prima, una violenza sessuale in spiaggia. Secondo l’accusa l’uomo, dopo aver conosciuto la vittima su una chat e averla convinta mediante interlocuzioni sul social Instagram a dargli un appuntamento, si sarebbe incontrato con la stessa a metà marzo 2024. In tale occasione, si sarebbe appartato con lei in spiaggia e l’avrebbe costretta ad un rapporto sessuale.
L’indagato è stato rintracciato dal personale della Squadra Mobile della Questura di Teramo presso l’abitazione di residenza ove è stato collocato in regime di arresti domiciliari. Contestualmente è stata effettuata, nei confronti dell’arrestato, perquisizione locale delegata dall’A.G. procedente, all’esito della quale sono stati sottoposti a sequestro vari apparati informatici.