“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Presunta truffa milionaria alla Honda Italia. Domani parte il processo riunificato
Esce completamente di scena il reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Assolti l'imprenditore Antonio Di Francesco e Giovanna Piera Maesa
PRESUNTA TRUFFA ALLA HONDA ITALIA SPA. DOMANI INIZIA IL PROCESSO RIUNIFICATO. Ci sono novità nell'importante processo per una presunta truffa alla Honda Italia Spa, colosso giapponese con sede in Val di Sangro. Esce completamente di scena il reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, stimata in oltre 10 milioni di euro. In un procedimento stralcio il tribunale collegiale di Lanciano ha assolto ampiamente, perche' il fatto non sussiste, l'imprenditore Antonio Di Francesco e Giovanna Piera Maesa, moglie di Silvio Di Lorenzo, ex vice presidente di Honda Italia ed ex direttore dello stabilimento di Atessa. Lo stesso tribunale ha poi deciso per la riunificazione del processo con l'accusa di truffa semplice che parte domani, giovedi' 30 maggio, dinanzi al giudice monocratico e che vede ora complessivamente imputate sette persone. Per cinque imputati l'associazione a delinquere cadde lo scorso ottobre davanti al gup. Al processo la Honda Italia Industrie Spa e' parte civile e chiede un milione di euro per danni all'immagine. Sul presunto caso di truffa il colosso giapponese ricorse per prima al Tribunale delle Imprese dell'Aquila poi in sede penale. Nell'accusa della procura di Lanciano si parla di rete affaristica di famiglia, amicizie e interessi personali attraverso societa' riconducibili all'ex presidente dal 2007 al 2012, con forniture ad aziende dell'indotto con costi maggiori per la Honda.
Redazione Independent