“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Preso l'africano fantasma
Era latitante dal 2010 e doveva scontare una pena per spaccio. La polizia lo becca sotto casa della moglie
ARISCHIA, PRESO SPACCIATORE - Era svanito nel nulla ormai da due anni da quando cioè era riuscito a sottrarsi alla Squadra Mobile di Terni. Dal marzo del 2010, nei suoi confronti pendeva un ordinanza di custodia cautelare in carcere da parte del Tribunale di Terni che accusava in concorso con altri dieci indagati - in prevalenza dell’area nord africana- di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Secondo le indagini il gruppo criminale gestiva un proficuo canale di spaccio di eroina e cocaina a Terni e nella sua provincia. Ma nella tarda serata di ieri i poliziotti della Mobile della Questura di L’Aquila lo hanno rintracciato mentre entrava in un’anonima palazzina di Arischia, vicino l’abitazione della moglie: una donna di origini marocchine da tempo residente in Italia con regolare permesso di soggiorno.
ARRESTATO SOTTO CASA DELLA MOGLIE - Una volta riconosciuto Said Abuiba, nato in Marocco, 33 anni, dopo essere stato bloccato è stato condotto in Questura dove gli uomini della Sezione Seconda gli hanno notificato l’Ordinanza di custodia cautelare in carcere del Tribunale di Terni Ufficio Giudice per le Indagini preliminari, che lo ritiene colpevole, in concorso con altri 10 indagati, del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del genere eroina e cocaina, commesso in Terni fra il 2008 ed il 2009. Al rintraccio del latitante, i poliziotti della Squadra Mobile sono giunti al termine di prolungati servizi di osservazione organizzati ad Arischia proprio nei pressi dell’abitazione della sua compagna poi diventata sua moglie e sul conto della quale già da tempo vi erano in corso accertamenti.
Redazione Independent