“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Povertà: crescono le disuguaglianze in Italia
dati diffusi oggi dall’Istat disegnano una nazione divisa in due sul fronte dei redditi e delle difficoltà economiche delle famiglie
I dati diffusi oggi dall’Istat disegnano una Italia divisa in due sul fronte dei redditi e delle difficoltà economiche delle famiglie, con alcune aree del Paese che registrano numeri preoccupanti e in netto peggioramento rispetto al passato. Lo afferma Assoutenti, che chiede al governo un cambio di passo sul fronte delle misure di sostegno alle famiglie in difficoltà.
“Crescono le disuguaglianze in Italia al punto che nel Mezzogiorno i cittadini a rischio povertà o esclusione sociale salgono nel 2024 al 39,2% contro l’11,2% del Nord-Est, mentre la quota di individui a bassa intensità lavorativa nel Sud è del 16,9% contro il 3,6% del Nord-Ovest – spiega il presidente Gabriele Melluso – Se il reddito medio delle famiglie supera i 41mila euro annui al Nord, nel Mezzogiorno si ferma a 30.667 euro. Numeri che purtroppo attestano le grandi differenze economiche esistenti nelle varie aree della Penisola e il peggioramento delle condizioni per chi risiede al Sud, una forbice che purtroppo cresce anno dopo anno aggravata anche dal fenomeno del caro-energia che colpisce soprattutto le famiglie numerose e a reddito medio-basso”.
“Per tale motivo sollecitiamo il governo a studiare la possibilità di istituire i “consumi di cittadinanza”, ossia una quota minima di beni e servizi, dagli alimentari alle forniture energetiche, che devono essere garantite alle famiglie più fragili e in difficoltà, in modo da contrastare la piaga della povertà e ridurre le gravi disuguaglianze che si registrano in Italia” – conclude Melluso.