“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Popoli. Preso "Il Biondo"
Arrestati un italiano ed un senegalese per tentato omicidio e tentata estorsione nei confronti di un pregiudicato
POPOLI: DUE ARRESTI - I carabinieri di Popoli hanno arrestato un italiano ed un senegale per tentato omicidio aggravato e tentata estorsione nei confronti di un pregiudicato originario di Cerignola, residente a Scafa. Il fatto è avvenuto la notte scorsa, intorno alle 4e30 del mattino, quando in tre hanno fatto irruzione nell'abitazione del 32enne per risolvere, a modo loro, una questione forse legata ad un debito di droga. Il giovane è stato prima immobilizzato e, poi, ferito con diverse coltellate all'addome al torace ed una, pericolosissima, alla schiena, vicino al polmone sinistro. Dopo il blitz criminale i tre si sono dati alla fuga ma la vittima ha avuto la forza, nonostante la copiosa perdita di sangue, di chiamere i carabinieri. M.A., queste sono le iniziali dell'accoltellato, è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico nell'ospedale di Scafa.
L'ALLARME IN CENTRALE - La vittima ha chiamato il comando della stazione dei carabinieri di Popoli dicendo che era stato aggredito da un certo Domenico di Tollo, detto “Il Biondo”, da pochi giorni uscito dal carcere, ed un soggetto di colore, solito accompagnarsi col medesimo. Immediatamente sono incominciate le indagini, condotte dal capitano Mirko Boccolini, che si sono subito concentrate su una precisa cerchia di soggetti. Nel frattempo è sopraggiunta un'ambulanza che ha trasportato il giovane pugliese in ospedale.
GLI ABITI SPORCHI DI SANGUE - La conferma che gli autori del ferimento potevano essere appunto il pluripregiudicato Domenico De Clerico Di Pillo (nato a Chieti, 37 anni, residente a Tollo) ed il suo amico Diame Leopold (nato in Senegal, 32 anni, residente a Tollo, pregiudicato) è arrivata dal Comando dei carabinieri di Tollo, che hanno collaborato alle indagini. I militari di Popoli si sono recatii presso la dimora dei sospetti (un magazzino), al cui interno sono stati rinvenuti gli indumenti bagnati, dentro una lavatrice, alcuni dei quali presentavano delle piccole macchie, presumibilmente, di sangue. Stavano forse cercando di cancellare le prove?
GLI ARRESTI IN CARCERE - Le risultanze delle indagini, compresa l'identificazione fotografica resa dalla vittima - ripresasi dall'anestesia in ospedale - hanno consentito al Pm del tribunale di Chieti, la dott.ssa Lucia Di Campo, di arrestare i presunti autori del delitto, che al momento si trovano a Madonna del Freddo, a Chieti. Le indagini proseguono per la ricerca del terzo complice.
PARLA IL LEGALE DIFENSORE - Questa mattina si è tenuto l'interrogatorio di garanzia in carcere a Madonna del Freddo a Chieti per gli arrestati. «Gli indagati - ha spiegato al telefono l'avvocato Massimo Solari del Foro di Chieti - hanno fornito la loro versione dei fatti dichiarandosi innocenti»
Redazione Independent