“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Polizze CPI: scopriamo cosa sono e perche' consigliato stipularle
Sono polizze assicurative che servono a tutelare i debitori di un finanziamento (come per esempio un mutuo) rispetto al rischio di malattia, di infortunio o di licenziamento
POLIZZE CPI: SCOPRIAMO COSA SONO E PERCHE' STIPULARLE. Le assicurazioni CPI sono polizze assicurative che servono a tutelare i debitori di un finanziamento (come per esempio un mutuo) rispetto al rischio di malattia, di infortunio o di licenziamento: insomma, quegli eventi a causa dei quali i debitori non sarebbero più in grado di svolgere la propria attività lavorativa e, di conseguenza, di provvedere al rimborso degli importi dovuti. Nota anche come assicurazione Credit Protection Insurance, questa polizza costituisce un contratto assicurativo multirischio che può prevedere un indennizzo per un eventuale ricovero o una clausola per la perdita del lavoro. Gli ombrelli protettivi di cui si può usufruire sono importanti, ma è opportuno conoscere in maniera approfondita le caratteristiche della polizza in questione.
PERCHE' SI SOTTOSCROVE UNA POLIZZA CPI. Grazie a questo tipo di assicurazione, nel caso in cui il soggetto che l'ha stipulata sia coinvolto in uno degli eventi che il contratto prevede le rate del debito saranno rimborsate alla banca direttamente dalla compagnia assicurativa; il contratto di assicurazione, in ogni caso, precisa il numero massimo di pagamenti che possono essere effettuati. All'interno della polizza possono esserci clausole di garanzia per l'invalidità permanente o la morte, i cosiddetti eventi definitivi, in corrispondenza dei quali la totalità del debito residuo verrebbe estinta dalla compagnia assicurativa.
L'ASSICURAZIONE PERDITA DEL LAVORO. Quando una banca eroga un finanziamento può proporre direttamente una polizza CPI al proprio cliente: quest'ultimo, comunque, non è tenuto a stipularla se non intende farlo, dal momento che non si tratta di un'assicurazione obbligatoria. Tra le coperture più comuni e più richieste in previsione di un finanziamento a lungo termine c'è l'assicurazione perdita del lavoro, una polizza contro la disoccupazione mediante la quale è possibile proteggere l'equilibrio finanziario del proprio nucleo familiare. Infatti, nel momento in cui dovesse venire meno una fonte di reddito come accadrebbe qualora il titolare perdesse il posto di lavoro per cause indipendenti dalla sua volontà, sarebbe la compagnia assicurativa a saldare le rate del prestito.
PROTEGGERE IL FINANZIAMENTO. La compagnia, in sostanza, prende il posto del soggetto assicurato per pagare le rate del finanziamento: di solito non più di sei. Così, il titolare della polizza è protetto contro il rischio connesso alla perdita della fonte di reddito, ma è anche il finanziamento stesso a essere protetto. Con il passare degli anni, la polizza può essere attivata di nuovo, anche se di solito per non più di tre volte. In pratica, se il titolare dovesse essere licenziato di nuovo, la copertura assicurativa interverrà ancora.
QUANDO E' INDISPENSABILE RICORRERE A QUESTA POLIZZA. La cosiddetta polizza disoccupazione, che non è altro che l'assicurazione CPI, può essere proposta dall'istituto di credito presso il quale si sta contraendo un mutuo, ma questo non vuol dire che si sia obbligati ad accettarla. Inoltre, la sottoscrizione dell'assicurazione in questione non può essere in alcun modo subordinata alla concessione del finanziamento. Sta al singolo cliente, pertanto, capire se gli convenga o meno accettare tale polizza, magari tenendo conto della situazione di precarietà del mercato del lavoro.
SI PUO' DETRARRE? Nel tenere in considerazione i pro e i contro della sottoscrizione di una polizza CPI, bisogna ricordare che la stessa non può essere detratta: in altri termini non è prevista la possibilità di beneficiare di detrazioni IRPEF sul suo premio. Tuttavia, quando una polizza multigaranzia include prestazioni peculiari di un'assicurazione vita, si può detrarre la parte di premio per il 19 per cento, entro i limiti normativi. Anche i vantaggi fiscali, dunque, meritano di essere valutati con attenzione per pianificare i propri rischi e le proprie finanze in modo più efficace.
Redazione Independent
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