“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Politica - Le prossime scadenze elettorali iniziano dall'Abruzzo
Le elezioni regionali abruzzesi anticiperanno un intensa tornata alle urne in Italia: il voto in Sardegna, Basilicata, Calabria, Piemonte e Emilia Romagna, in migliaia di comuni e le Europee
LE PROSSIME SCADENZE ELETTORALI INIZIANO DALL’ABRUZZO. A partire dall’Abruzzo, che il prossimo 10 febbraio aprirà le danze, nei prossimi mesi scenderanno in campo anche Sardegna, Basilicata, Calabria, Piemonte e Emilia Romagna. Si dovranno inoltre rinnovare migliaia di consigli comunali tra cui quello di Firenze e di Bari. Al fine di contenere la spesa, sarebbe stato opportuno che tutte queste tornate elettorali si tenessero incoincidenza con quella europea fissata nella giornata del 26 maggio 2019. Ma tant’è ogni regione andrà alle urne in ordine sparso. Solo Basilicata e Piemonte voteranno in coincidenza con le europee. In Abruzzo quindi non ci sarà l’Election Day nonostante le vibrate proteste dell’opposizione, di Rifondazione Comunista (non rappresentato in consiglio regionale) e di Liberi e Uguali. In Sardegna si voterà subito dopo cioè il 24 febbraio. Per la Calabria e l’Emilia Romagna il calendario delle elezioni del 2019 non è ancora stato definito in quanto le rispettive legislature termineranno in autunno.
MODALITA’ DI VOTO. La legge elettorale abruzzese prevede che diventa governatore il candidato che ottiene la maggioranza dei voti validi a livello regionale. Il candidato deve essere collegato ad una lista o ad una coalizione. Il sistema elettorale abruzzese è un sistema proporzionale corretto con sbarramento al 4% per le liste non coalizzate e al 2% per quelle inserite in una coalizione. Alla lista (o alla coalizione) del presidente eletto viene attribuita una maggioranza compresa tra il 60% e il 65% dei seggi. Il sistema elettorale non prevede il voto disgiunto per cui l’elettore non può scegliere un candidato presidente ed una lista ad essa non collegata. Gli elettori votano le due cariche su un'unica scheda. Sono possibili le seguenti modalità:
- Voto alla sola lista circoscrizionale, che si considera estesa anche al candidato presidente collegato. In questa circostanza è possibile anche esprimere due preferenze per due candidati consiglieri, purché siano di genere diverso, indicandone il cognome o il nome e cognome;
- Voto al solo candidato presidente;
- Voto al candidato presidente e ad una lista circoscrizionale.
Redazione Independent