“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Polfer di Pescara, un anno di impegno per il cittadino
Lotta alla prostituzione, educazione alla legalità e assistenza ai senzatetto, ma anche il caso del bimbo di 3 anni travolto da un treno
IL 2014 DELLA POLFER PESCARA. Alla faccia di chi vuole sopprimere o ridimensionare i presidi di Polfer di alcune località abruzzesi, la Sottosezione di Pescara dimostra – se mai ce ne fosse stato bisogno – quanto sia importante l’attività di questo ramo della polizia, che opera appunto in ambito ferroviario. Oggi il Responsabile del capoluogo adriatico, Commissario Davide Zaccone, ha fatto un bilancio dell’attività portata avanti durante il 2014.
IL BAMBINO TRAVOLTO DAL TRENO. L’episodio più importante è sicuramente quello che riguarda l'incidente verificatosi alla stazione dei treni di Pescara San Marco, dove lo scorso maggio ha perso la vita un bambino di soli tre anni, travolto da un convoglio in corsa. Per quella tragica morte sono stati denunciati i genitori e il nonno del piccolo, accusati di omicidio colposo e abbandono di minore.
LOTTA ALLA PROSTITUZIONE. Ma la Polfer pescarese non si è occupata solo di questo: continua, infatti, incessante la lotta degli agenti alla prostituzione diffusa sul territorio che, nell’anno appena trascorso, ha visto il personale impegnato in un centinaio di servizi di pattugliamento serale/notturno che hanno permesso di accertare e contestare 375 contravvenzioni nei confronti delle peripatetiche e dei loro clienti. Sono state 55 le denunce in stato di libertà nei confronti di prostitute comunitarie per la violazione del foglio di via obbligatorio emesso a loro carico dall’Autorità di pubblica sicurezza.
IL MERCATINO SULL'AREA DI RISULTA. Da non dimenticare, poi, lo sgombero del mercatino etnico sull’area di risulta con cui è stata “restituita alla cittadinanza una porzione di territorio ora destinato a corsia preferenziale per i mezzi pubblici”.
L'EDUCAZIONE ALLA LEGALITA'. Per quanto riguarda, infine, i giovani, la Polizia Ferroviaria ha avviato diverse iniziative di educazione alla legalità, allo scopo di sviluppare nei ragazzi la cultura della sicurezza, propria e altrui, in ambito ferroviario e di contribuire alla riduzione degli incidenti che vedono coinvolti in particolar modo i più giovani. Di qui la campagna “Train…to be cool”, attraverso la quale sono stati predisposti incontri con gli studenti delle scuole medie e superiori, e le campagne “Non calpestiamo la riga gialla. Restiamo in campo”, “Stai attento! Fai la differenza” e “Per andare avanti fai un passo indietro”, tutte iniziative realizzate in collaborazione con l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie durante le quali i minori hanno imparato alcune semplici regole a tutela della propria incolumità, da rispettare in stazione e nei treni.
I SENZATETTO. Inoltre innumerevoli sono state le opere di Polizia Sociale poste in essere dal personale Polfer nei confronti dei cosiddetti “InVisibili”, persone indigenti e senza fissa dimora che vivono all’interno della realtà ferroviaria a cui è stata prestata opera di assistenza e supporto specialmente nei periodi in cui le condizioni atmosferiche sono state particolarmente rigide.
Redazione Pescara