“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Polemica sulle consulenze Arta: “Servono esperti ambientali, non in arrosticini”
Dure critiche dagli ambientalisti del Forum H20 rispetto alle sei assunzioni previste dall’Agenzia Regionale Tutela Ambiente
“In Abruzzo, oltre a Bussi, 997 (!) siti inquinati o potenzialmente contaminati, più depuratori, industrie, cave ecc. da controllare, ma l'ARTA assume esperti in ristorazione tradizionale, educazione motoria, turismo e
storia. Cara ARTA, così non va, manca l'esperto di musica e saltarello!”. Questa la nota del Forum H20 in risposta alle ultime comunicazione a mezzo stampa dell’Agenzia Regionale Tutela Ambiente.
“L'Agenzia Regionale Tutela Ambiente assume....esperti di ristorazione tradizionale”, proseguono gli ambientalisti: “Quando abbiamo letto il comunicato dell'Agenzia pensavamo a uno scherzo. Invece l'ente intende veramente assumere "sei esperti, rispettivamente in materia turistica e promozione territoriale, in storia e cultura locale, in
nutrizione, in educazione motoria, in attività di ricezione turistico e alberghiera, e nel settore della ristorazione, con particolare riferimento a quella tradizionale regionale”.
E poi: “A questo punto viene spontaneo chiederci come mai manchi ogni riferimento alla musica, in primis "lu ddù botte", e al salterello!”. “In Abruzzo - aggiungono - ci sono, oltre a Bussi, 997 siti tra inquinati da bonificare o
potenzialmente contaminati, da verificare. A questi si aggiungono centinaia di attività da seguire tra impianti industriali, siti a rischio di incidente rilevante, discariche. Senza parlare dei monitoraggi di depuratori, fiumi e acque sotterranee. In questi anni abbiamo letto - prosegue la nota - delle difficoltà di ARTA di poter provvedere a tutte queste incombenze. Nei giorni scorsi abbiamo anche avuto notizia dalla stampa di lamentele delle aziende circa l'attenzione data da ARTA alle molteplici procedure di bonifica in atto, assai delicate e complesse visto che si tratta spesso di sostanze cancerogene in aree anche densamente abitate”.
La conclusione. “A nostro avviso tutta l'attenzione degli amministratori deve essere rivolta a potenziare l'Agenzia Regionale Tutela dell'Ambiente con quanti più chimici, biologi, esperti di emissioni, di impatto sanitario e ingegneri
ambientali. Altrimenti ci chiediamo se si avvicina la trasformazione del nome dell'ente
in Agenzia Regionale Tutela...dell'Arrosticino”.
Al momento in cui scriviamo nessuna replica è pervenuta dalla dirigenza di Arta.