“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
OCCUPAZIONE INDUSTRIALE IN CRISI - Da due delle maggiori fabbriche abruzzesi giungono venti di crisi che rischiano di deprimere ulteriormente l'economia abruzzese. La seconda Azienda abruzzese la Pilkington di San Salvo, con 1700 dipendenti, ha annunciato esuberi per circa un terzo della manodopera. Se ad essi si aggiungono i 300 interinali ai quali non viene rinnovato il contratto a tempo determinato, abbiamo la dimensione drammatica del problema Contemporaneamente alla Honda, la fabbrica del Sangro con 700 dipendenti e circa 1500 nell'indotto, la proprietà giapponese ha annunciato un esubero di 303 dipendenti ai quali naturalmente si aggiungerebbero altre centinaia di esuberi nell'indotto. «Una mazzata tremenda per l'industria abruzzese, sia per la grande che per le decine di imprese abruzzesi medie e piccole dell'indotto. E' necessario non lasciare soli i lavoratori nelle vertenze sindacali che si apriranno nel cuore di una estate che si annuncia caldissima dal punto di vista occupazionale oltre che metereologico», questo il parere del coordinatore regionale di Sinistra, Ecologia e Libertà (Gianni Melilla).
LE POPOSTE DI SEL - Per il partito di Niky Vendola la Regione Abruzzo deve raccordarsi con i sindacati e aprire immediatamente un confronto con le Multinazionali interessate «coinvolgendo il Ministero alle Attività Produttive essendo palese la rilevanza nazionale di queste vertenze e l'incidenza sulle politiche industriali del Governo in 2 settori così importanti per l'industria manifatturiera italiana». Melilla ha proposto di convocare una seduta straordinaria del Consiglio Regionale aperta ai sindaci del Vastese e del Sangro, ai lavoratori e ai Sindacati per assumere politicamente l'impegno della massima Istituzione abruzzese nella difesa del suo apparato industriale.
Marco Beffe