“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Piero Pelù, Gino Paoli e Stadio tra le star del Blubar Festival 2018
L’evento è previsto a Francavilla al Mare dal 28 luglio al 1° agosto. Ecco le informazioni sui biglietti
A FRANCAVILLA AL MARE TORNA IL BLUBAR. Piero Pelù, Stadio, Gino Paoli, Blues Brothers e Willie Nile. Sono solo alcune delle star che animeranno la 15esima edizione del Blubar Festival, dal 28 luglio al 1° agosto a Francavilla al Mare. L’appuntamento è fissato in Piazza Sant'Alfonso.
La rassegna accenderà i propri riflettori il 28 luglio, con l’apertura affidata al doppio concerto di Maurizio Vandelli e Shel Shapiro, accompagnati da un’orchestra di 120 elementi diretta dal Maestro Leonardo Quadrini.
Il 29 luglio torna la serata dedicata al rock: sul palco Willie Nile, in esclusiva nazionale, e il cantante dei Litfiba Piero Pelù.
Robert Noonan, meglio conosciuto come Willie Nile, è tra i migliori outsiders della musica americana: non ha mai deluso, a partire dal fulminante esordio omonimo del 1980 (un disco da cinque stelle anche dopo 38 anni), passando per il suo seguito, l’inferiore ma sempre ottimo “Golden Down” (1981), fino all’album della rinascita “Places I Have Never Been” (1991, forse il suo lavoro più “mainstream”, e comunque ad avercene), ma anche se si parla dei dischi usciti nel nuovo millennio, tra i quali i più riusciti sono senz’altro “Streets Of New York” (2006), “American Ride” (2013) e il recente “World War Willie” (2016). Tutti album di puro rock’n’roll, suonato a cento all’ora da parte di uno degli artisti più sinceri e onesti in circolazione. Ma Nile non è solo un (grande) rocker: è anche un cantautore di alto livello, cosa che si notava appieno nel sorprendente “If I Was A River” (2014), intensissimo e inatteso album di ballate pianistiche, tra gli episodi più riusciti della sua carriera. Oggi però Willie decide di riporre momentaneamente la penna per omaggiare in maniera lussuosa uno dei suoi miti assoluti, Bob Dylan, e lo fa con un lavoro bellissimo, “Positively Bob: Willie Nile sings Bob Dylan”, un disco nel quale il nostro riprende dieci gemme del leggendario cantautore di Duluth, dieci capolavori assoluti che Willie rifà in maniera decisamente intelligente, lasciando cioè intatte le melodie e le strutture di base, ma dando il suo tocco personale e condendo il tutto con una gran dose di ritmo e chitarre: merito anche della solida band che lo accompagna (tra i cui membri troviamo James Maddock alla chitarra, doppiato da Matt Hogan, con Johnny Pisano al basso e l’ex Spin Doctors Aaron Comess alla batteria) e del produttore Stewart Lerman.
“Energia, energia, nuove idee e voglia di stare sempre con la mia Dea Musica. Stavolta con i Bandidos ma senza scordare mai i Litfiba. Ci vediamo in giro ragazzacci!”. Così Piero Pelù sintetizza quella che sarà la sua estate, un’intera stagione in tour sui palchi italiani con i Bandidos (Giacomo Castellano alla chitarra, Ciccio Li Causi al basso e Luca Martelli alla batteria e ai cori) in cui suonerà i brani dei Litfiba ma anche quelli della sua carriera solista, aggiungendo alcune nuovissime e trascinanti cover. Il tour si chiama “Warm Up” come “riscaldamento” per una vita dedicata alla Musica come quella di Piero Pelù.
Il 30 luglio toccherà allo ska degli Statuto e al romanticismo degli Stadio. Questi ultimi tornano on the road con uno show che contiene qualche bella novità e tutti i loro più grandi successi, da Canzoni alla Radio e Acqua e Sapone passando per Sorprendimi, Chiedi chi erano i Beatles, Ballando al buio e Generazione di Fenomeni, fino ai più recenti, tra i quali il brano vincitore del Festival di Sanremo 2016, Un giorno Mi Dirai e Tutti contro Tutti, brano che vanta la straordinaria incursione di Vasco Rossi, con cui Gaetano Curreri, il 1° luglio 2017, ha condiviso il palco di Modena Park, il concerto dei record, suonando al pianoforte alcune delle canzoni che hanno caratterizzato la loro, ormai, storica collaborazione. Per citare alcuni titoli: Rewind, Ti prendo e ti porto via, Buoni o cattivi, Un senso, E adesso che tocca a me, L’Uomo più semplice. Senza dimenticare le produzioni dei primi album e di canzoni come Albachiara e Jenny/Silvia. Quella di Gaetano Curreri e degli Stadio è una scelta di altissimo livello che renderà quest’estate un appuntamento imperdibile, un’occasione quasi unica per godere di uno spettacolo caratterizzato da pochissime tappe, in attesa di tante sorprese che verranno svelate nei prossimi mesi.
Il 31 luglio si esibiranno Nada e Gino Paoli. L’interprete di “Ma che freddo fa” e “Amore disperato” porterà sul palco del Blubar i suoi maggiori successi, dopo essere stata recentemente impegnata nel progetto del film "Untiled" del regista Michael Glawogger come voce narrante della versione italiana.
Paoli, invece, proporrà una performance molto suggestiva: non hanno confini gli orizzonti musicali del cantautore friulano-genovese che, perennemente in cerca di nuovi stimoli e mai stanco di sperimentare, prosegue la sua avventura live con tanti concerti, legando sempre più la sua musica all’universo jazz. L’estate 2018 lo vede impegnato anche con il nuovo spettacolo “Paoli canta Paoli” in cui è sul palco con tre grandi del jazz italiano: Rita Marcotulli (pianoforte), Alfredo Golino (batteria) e Ares Tavolazzi (contrabbasso). Questi tre musicisti, uniti sotto il nome di Tri(o)Kàla, affiancano Gino in un percorso incentrato sulla sua intramontabile produzione, a cominciare dai grandi successi come “Sapore di sale”, “Senza fine” e “Quattro amici”.
Gran finale, il 1° agosto, con la Blues Brothers Band. E’ bene precisare che non si tratta di una cover band, bensì del gruppo originale che appare nel leggendario film “The Blues Brothers” del 1980 accanto a Dan Aykroyd e John Belushi. Da quando si è riorganizzata nel 1988, la Blues Brothers Band "Original" si è esibita trionfalmente in luoghi internazionali grandi e piccoli, suonando nella maggior parte dei festival jazz e blues di tutta Europa come la Fiera di Nimes, in Francia, il North Sea Jazz Festival nei Paesi Bassi, il Pistoia Blues Festival e il Montreux Jazz Festival in Svizzera, davanti a ben 60.000 persone. Sul palco Steve "The Colonel" Cropper – guitar, "Blue" Lou Marini – sax, Leon "The Lion" Pendarvis – keyboards, "Smokin'" John Tropea – guitar, Lee "Funkytime" Finkelstein – drums, Stu Woods – bass, Larry "Trombonius Maximus" Farrell – trombone, Steve "Catfish" Howard – trumpet, Bobby "Sweet Soul" Harden – vocal, Rob "The Honeytripper" Paparozzi - lead vocals, harmonica, Tommy "Pipes" McDonnell - lead vocals. A Francavilla faranno vivere una notte magica a suon di blues, gospel e soul.
L’ingresso a tutte le serate sarà gratuito; verrà richiesto il pagamento di un biglietto solo per i posti a sedere. Info costi su www.blubar.org. I concerti inizieranno alle 21,30. Presenterà il direttore artistico Maurizio Malabruzzi.
Redazione Independent